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L’ufficialità è una batosta pesantissima per il gigante dei motori: chi l’avrebbe mai detto, se crolla anche lui c’è davvero da preoccuparsi

Pubblicato da
Stefano Bressi

Un’ufficialità drammatica per questo marchio, che è un gigante nel mondo dei motori, ma che è stato colpito come e più degli altri: crollo totale

Una notizia terribile per tutto il mondo dei motori, perché se a essere colpito è questo gruppo gigantesco, significa che sono problemi per tutti. Era già nell’aria la cosa, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità ed è una batosta davvero incredibile. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato e c’è grandissima preoccupazione, anche tra analisti e investitori.

Nel primo trimestre del 2025, infatti il gruppo Volkswagen ha subito un’importantissima diminuzione degli utili: il calo è del 41% rispetto all’anno scorso. Il profitto netto si è fermato a soli 2,19 miliardi di euro. Un anno fa era di 3,7 miliardi nello stesso periodo. I ricavi complessivi sono comunque cresciuti del 2,9%, ma tra i principali fattori che hanno contribuito al calo dell’utile operativo ci sono molti oneri straordinari. Si parla di circa 1,1 miliardi di euro. Includono accantonamenti per emissioni di CO₂ in Europa; costi derivati da varie ristrutturazioni e nuove riserve economiche per la questione delle emissioni di gasolio.

Un altro elemento importante da considerare nel bilancio negativo di Volkswagen è quello dell’accordo di mercato in Cina, che ha deluso non poco. Il mercato orientale è da sempre importante per Volkswagen, ma le entrate sono state notevolmente inferiori rispetto alle attese. La domanda locale è diminuita ed è aumentata la concorrenza di marchi cinesi, soprattutto per i veicoli elettrici. Così è arrivata l’ufficialità del calo di introiti.

Volkswagen crolla, c’è l’ufficialità: cause ed effetti

Anche la divisione batterie, fondamentale per la transizione elettrica, ha fatto segnare perdite più grandi del previsto. Inoltre, c’è difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime, ritardi nei progetti e alti costi di produzione. Tutto ciò ha penalizzato il margine operativo. Problemi che non si risolvono facilmente e sollevano dubbi sulla sostenibilità della strategia di Volkswagen per l’elettrificazione.

Volkswagen crolla, c’è l’ufficialità: cause ed effetti – (Foto Canva) – derapate.allaguida.it

Il risultato operativo del primo trimestre è dunque sceso del 37%, fermandosi a 2,9 miliardi di euro. Un dato allarmante, che testimonia la crescente pressione sui conti del colosso automobilistico tedesco. C’è stato un lieve incremento dei ricavi totali, ma il rapporto tra spese straordinarie, debolezza nei mercati chiave e i costi ha portato a un calo della redditività. Volkswagen ha dato anche l’ufficialità sulle sue previsioni annuali, mantenendole uguali per il 2025. Tuttavia, resta da valutare l’impatto dei dazi statunitensi, previsti nei prossimi mesi. Dovessero esserci, potrebbero pesare non poso sulle esportazioni del gruppo.

A questo punto le possibilità sono due: crollo o risalita, ovviamente. Il primo trimestre del 2025 suona come un campanello d’allarme e lancia una sfida a Volkswagen: riuscire a gestire contemporaneamente transizione elettrica, ristrutturazioni e incertezze geopolitiche. Il gruppo è solido, al momento, ma resta fondamentale migliorare l’efficienza delle unità in perdita e rinforzare la posizione nei mercati strategici, altrimenti si rischia il crollo. Gli investitori restano puntati sul secondo trimestre, per capire come andrà.

Stefano Bressi

Classe 1996, giornalista pubblicista. Nato calabrese e diventato milanese per seguire le sue passioni, il Milan e il giornalismo. Sono volto di PianetaMilan, per cui seguo tutti gli eventi da inviato. Scrivo anche di altri sport e motori, che mi piacciono, specialmente su quattro ruote, fin da bambino. Se mi chiedete consiglio per un'auto la mia risposta sarà sempre una: Honda Civic, di cui sono fortunato proprietario.

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