Marc Marquez mette in guardia la MotoGP, perché potrebbe dover dire addio al più grande campione della sua generazione.
Ci sono ben pochi dubbi sul fatto che Marc Marquez abbia rappresentato negli anni uno dei più straordinari fenomeni nella storia delle due ruote. Lo spagnolo si è messo in mostra anche in questo weekend di Misano come il migliore di tutti e solo la caduta della Sprint Race gli ha impedito di vincere ancora una volta sia al sabato che alla domenica.
La Ducati sa bene di avere dalla propria parte quello che è il più grande campione attualmente in pista, ma ci sono delle novità che non sembrano piacere troppo allo spagnolo. Lo si vede anche dal fatto che di recente si è lasciato andare a una serie di dichiarazioni molto dure, anche perché ai piloti si sta chiedendo sempre di più.
Infatti Liberty Media sembra essere prossimo a dover far rispettare un protocollo che si è fatto sempre più rigido prima della gara. Una scelta che però non sembra convincere del tutto il campionissimo spagnolo che mette in evidenza come si stia andando in una direzione dove ai piloti si stanno facendo una serie di richieste spesso esagerate.
Di recente si è parlato della possibilità di introdurre un nuovo protocollo per i piloti, con questi che lo dovranno seguire molto attentamente prima della gara. Una scelta che però non sta di certo trovando l’approvazione da parte dei piloti, come lo si evince con il caso eclatante di Marc Marquez.
Una delle novità che potrebbero essere introdotte è quella di doversi sistemare in piedi nella parte anteriore della griglia di parenza per ascoltare l’inno nazionale dello Stato che ospita il GP. Si tratta di una soluzione che da anni è comune in F1, ma secondo Marquez la situazione sta diventando sempre più insostenibile.
“Ogni volta ci chiedono sempre qualcosa in più. Primo o poi esploderemo”. Un’affermazione forse eccessiva, ma che dimostra come il lavoro del pilota non sia solo quello di correre quanto più veloce possibile in pista. Marquez dunque deve fare i conti con delle grosse novità da parte degli organizzatori, ma secondo il futuro nove volte campione del mondo sarà necessario rivedere un po’ il regolamento, in modo tale da poterlo rendere quanto più possibile limitato in certe decisioni che sono esterne alle corse.
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