Problemi in vista, Ducati potrebbe perdere l’egemonia nel motomondiale prima di quanto ci aspettiamo. I due rivali sono sempre più vicini.
Da un paio di anni a questa parte, il Motomondiale è stato un monologo assoluto di Ducati, azienda italiana che grazie al lavoro incredibile di personalità come Luigi Dall’Igna e Pecco Bagnaia prima e Jorge Martin poi si è trovata sempre al comando della classifica mondiale del trofeo più importante del mondo del motorsport su due ruote. Quest’anno in particolare, l’approdo di un altro campione ha dato la possibilità a Ducati di imporsi ancora di più.
Quello di Marc Marquez si è rivelato un apporto importantissimo per la squadra italiana dove non ci sono stati conflitti ma solo una crescita costante e vicendevole tra lo spagnolo, pluricampione rinato con la tuta Ducati addosso ed il campione uscente, un altro pilota di enorme talento. Il dominio di Ducati insomma è stato assoluto ma non è detto che sia destinato a durare, specie ora che una notizia inquietante si estende sulla scuderia…
Due grandissimi nomi del panorama motociclistico sportivo potrebbero tornare a correre in MotoGP mettendo quindi la scuderia italiana che finora non ha avuto una vera rivale o almeno negli ultimi due anni in una situazione più precaria: ora potrebbero subentrare due grandi nomi che non si possono prendere sottogamba.
In queste ore si vocifera di un possibile ritorno in MotoGP di BMW e Suzuki, due marchi che hanno l’abilità ed il potere economico per imporsi rapidamente nel circuito del motomondiale. In particolare, l’azienda giapponese si era distaccata dal mondo delle corse per concentrarsi sulla produzione di motociclette elettriche. Sembra ora aver cambiato idea e, a conti fatti, l’addio è durato appena tre anni.
Il caso di BMW è diverso: nonostante una parentesi piuttosto interessante in F1 con il team BMW Marussia la casa tedesca si è avvicinata al paddock delle due ruote soltanto come sponsor e fornitrice della safety car nel 1999 mentre non ha mai preso parte alla competizione. Le cose potrebbero cambiare dato che BMW Motorrad avrebbe espresso il suo interesse nell’entrare nella competizione entro due anni.
La parola passa ora al Presidente della Dorna Carlos Ezpeleta che ha parlato della notizia in via ufficiale: “Quello che ci è chiaro è che la porta è aperta, ma deve avvenire con un accordo con le squadre esistenti, perché il nostro obiettivo è di non superare il numero di 22 piloti e di non superare il numero di 11 squadre”, le parole del dirigente. Insomma, perché BMW e Suzuki possano entrare, qualcun altro deve dire addio alla competizione. E non è detto che non accada a breve.
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