La MotoGP cambia volto, con la classifica che è stravolto a causa del pugno duro della Federazione verso un pilota.
Si sa che le polemiche sono parte integrante delle corse, con la MotoGP del 2025 che non se le sta facendo mancare. D’altronde si devono trovare anche altri motivi di interesse oltre allo straordinario dominio che si sta ammirando grazie a una leggenda straordinaria come Marc Marquez.
Lo spagnolo sta dimostrando di essere perfettamente sotto controllo della sua Ducati, con questa che sembra davvero essere costruita perfettamente per lui. Dopo le prima due gare del Mondiale non vi è stato davvero paragone con i rivali, con Pecco Bagnaia che non è mai andato oltre al terzo posto, addirittura fuori dal podio nella gara in Argentina.
Non sono mancati i problemi anche per diversi rookie, con la Ducati che puntava molto su Fermin Aldeguer, il rimpiazzo di Marc Marquez in Gresini, ma lo spagnolo per ora non sta garantendo risultati convincenti. Male anche la Honda di Chantra, mentre chi sta sorprendendo gli appassionati è il giapponese Ai Ogura, peccato però che non può pienamente godersi il momento.
Dopo l’ottimo quarto posto nella Sprint e quinto piazzamento in gara in Thailandia, Ai Ogura ha dimostrato di essere un pilota pronto per la MotoGP, d’altronde siamo comunque di fronte al campione Moto2 in carica. Anche in Argentina aveva dimostrato di poter ottenere degli ottimi risultati, con l’ottavo piazzamento in gara che lo ha portato a essere ancora il migliore tra le Aprilia in pista.
Purtroppo però è arrivata la mazzata dopo la gara, con la Federazione che ha constatato come il giapponese avesse utilizzato un software irregolare sulla centralina, il che ha comportato la squalifica. In questo modo tutti i piloti alle sue spalle, partendo da Pedro Acosta, hanno scalato di una posizione. L’unica nota positiva per Aprilia è che Raul Fernandez, compagno in Trackhouse di Ogura, è entrato in zona punti con questa squalifica.
Ogura scivola così in ottava posizione con 17 punti, perdendo ben tre posizioni in favore della KTM di Brad Binder, la Ducati del Team VR46 di Fabio Di Giannantonio, e la clamorosa Honda del Team LCR di Johann Zarco, con questa che si ritrova al quinto posto. Il giapponese rimane comunque davanti a Bezzecchi in classifica mondiale, garantendosi almeno il ruolo di migliore delle Aprilia dopo le prime due gare anche con la squalifica.
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