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Multe auto, clamorosa decisione del Governo: cosa cambia

Pubblicato da
Michelangelo Loriga

Il Governo è pronto a metter mano alla delicata questione delle multe sulle auto. A breve cambierà davvero tutto.

Il tema è molto delicato e va a toccare le tasche di tutti i cittadini italiani che almeno una volta hanno dovuto far fronte al problema delle multe. Proprio per questo motivo, il Governo sta valutando attentamente come poter agire per poter evitare di inimicarsi gli elettori e anche tutti gli altri. Ovviamente, però, è costretto a muoversi per poter aggiornare una questione che non è stata affrontata da diverso tempo.

Anche i comuni sono molto interessati a questo tema, visto che dagli introiti delle multe ricavano diversi fondi da poter poi reinvestire in servizi per il cittadino o per altre motivazioni. In tal senso, gli autovelox sono una fonte di ricavo molto utile per le amministrazioni locali. Anche per questo motivo, quindi, l’attesa per i nuovi aggiornamenti è molto alta, anche se sono temuti da parte dei cittadini.

Infatti, a partire dal primo gennaio, il Governo italiano potrebbe decidere di applicare degli aumenti sugli importi delle multe. Più precisamente, è costretto a metter mano sulla questione per via della legge in atto sul tema delle multe, la quale obbliga a un aggiornamento biennale in base all’inflazione.

Svolta del Governo sulle multe agli automobilisti

Il tema è più caldo che mai, visto che gli aggiornamenti sui costi delle multe sono sempre più alle porte. A gennaio il Governo sarà obbligato a metter mano sulla situazione e potrebbe decidere di aumentarli vertiginosamente. Nel biennio 2023-2024 la questione è stata rimandata e il rinvio potrebbe avvenire nuovamente. Ovviamente, però, in tal caso i comuni ne soffrirebbero particolarmente.

Multe, autovelox utili per le casse dei comuni (Ansa) – Derapate.allaguida.it

Ma il Governo potrebbe anche decidere di poter attuare un piccolo aumento dell’1,5%, oppure di farlo in maniera più sostanziosa, del 17,3%. I cittadini sperano che non venga attuata quest’ultima alternativa, ma è dal 2020 che non vengono effettuati adeguamenti. La legge in merito obbliga il Governo ad attuarli con cadenza biennale, quindi a breve sapremo come verrà gestita la situazione.

Dal 1995, tali adeguamenti si sono susseguiti in maniera regolare. Per il 2023 e il 2024 l’aumento del 15% è stato invece sospeso, senza però esser stato annullato. A partire dal primo gennaio, quindi, il Governo potrebbe decidere di attuare gli aggiornamenti calcolando i quattro anni di inflazione precedenti. Andando ad agire su tutto questo lasso di tempo, vi potrebbe essere un aumento del 17,3%. Nel caso in cui, invece, decidesse di calcolarne solo due, allora l’aumento sarebbe dell’1,5%.

Michelangelo Loriga

Michelangelo Loriga, esperto di Storia, politica (italiana e internazionale) e letteratura; appassionato di arte, sport e motori. Laureato in Scienze storiche del territorio e per la cooperazione internazionale all'Università di Roma Tre.

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