Questo nuovo motore è pronto a sfidare l’elettrico: altro che idrogeno, è totalmente sostenibile. Da non credere.
La tutela dell’ambiente è fondamentale, dopo i danni creati dall’inquinamento istituzioni politiche e aziende si stanno impegnando affinché i processi produttivi e lo stile di vita proposto sia sempre più ecologico e a basso impatto ambientale, al fine di abbassare le emissioni dannose e i livelli d’inquinamento dell’aria. L’industria dei motori, che per lungo tempo ha avuto certamente un ruolo importante sotto questo punto di vista: ha un ruolo centrale nel raggiungere l’obbiettivo: è fondamentale avere auto sempre più green per raggiungere la neutralità carbonica.
In questo senso l’elettrico è la strada principale sul quale si è investito e lavorato. Le auto a batteria sono oggi sempre più diffuse, ma mostrano ancora diversi limiti (su tutti gli alti costi di produzione e di acquisto e le difficoltà legate ad autonomia e tempistiche di ricarica) che impediscono alla domanda di prendere piede come auspicato. Per questo le aziende stanno lavorando anche su diversi fronti, come per esempio l’idrogeno, che ha però costi ancora molto elevati. Dall’Asia però potrebbe aprirsi un nuovo scenario: la nuova tecnologia potrebbe presto rubare la scena
Cosa c’è di più sostenibile dell’aria? Da oltre 20 anni il Gruppo MDI sta lavorando per costruire un motore totalmente sostenibile in grado di sfruttare l’ aria. Con il tempo, al progetto si è unito anche il colosso indiano Tata Motors, che dal 2007 ha investito e ha dato una sterzata allo sviluppo di questo propulsore, come riportato dal portale motorisumotori.
Grazie ad un sofisticato sistema in grado di sfruttare un serbatoio per immagazzinare aria pressurizzata, che venendo rilasciata muove un pistone che mette in funzione l’albero motore e di conseguenza le ruote, questo propulsore non ha bisogno di carburante: ha a disposizione un infinito serbatoio ultra sostenibile. Anche questa tecnologia mostra ancora dei limiti, come per esempio l’energia iniziale necessaria per produrre l’aria compressa, o il fatto che per via della sua bassa densità ad oggi può essere utilizzata solo su veicoli di piccole dimensioni, oltre da ulteriore lavoro da fare sul fronte della sicurezza. Continuando a lavorare su queste lacune, però, può diventare davvero un’alternativa credibile agli attuali motori sostenibili come elettrico ed idrogeno e dare una sterzata alla diffusione dei motori a zero emissini, anche in virtù dei bassi costi che Tata Motors e MDI si sono promessi di riuscire a proporre.
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