Gli automobilisti italiani devono fare i conti con l’ennesimo rincaro che arriverà nel 2025, una tassa salata che varrà per tutti coloro che guidano.
Tempi duri per tutti coloro che possiedono un’autovettura in Italia. Le ultime settimane hanno confermato un aumento generale dei costi per quanto riguarda la gestione e la manutenzione dei veicoli nel nostro Paese. Basti pensare al caro benzina che si è rendicontato già da inizio gennaio, con un rincaro dei prezzi del carburante, soprattutto per le alimentazioni a gasolio.
Così come l’aumento evidente, in realtà già dallo scorso anno, per i premi delle RC Auto, la polizza assicurativa obbligatoria da effettuare per qualsiasi mezzo circolante nelle strade pubbliche. Un tempo c’erano diverse agevolazioni per gli automobilisti in tal senso, almeno sulle assicurazioni base, ora invece diventa quasi impossibile non spendere cifre esagerate per le coperture standard.
Non bastasse tutto ciò, i cittadini italiani devono far fronte anche ad un altro rincaro inaspettato, che è stato formalmente ufficializzato in questi giorni. Infatti si va incontro ad un aumento del costo sulla revisione auto obbligatoria. Vale a dire la procedura di controllo degli autoveicoli, con l’obiettivo di constatarne le condizioni di sicurezza, il livello di emissioni inquinanti e la rumorosità, così da renderli conformi agli standard europei.
Ricordiamo che la revisione è una pratica ormai obbligatoria su quasi tutti i veicoli, visto che sono esentati (almeno inizialmente) alcuni modelli ad alimentazione elettrica o ibrida come sistema di agevolazione per il loro acquisto. Tutte le altre auto vengono chiamate a questo controllo la prima volta a 4 anni dalla prima immatricolazione, successivamente passa a cadenza biennale.
A partire dall’inizio di questo nuovo anno, il costo della revisione nelle officine specializzate aumenterà di circa 10 euro. Lo scorso anno il prezzo base era di 79 euro, mentre dal 2025 passerà a 88 euro, ovviamente escludendo controlli più specifici al di fuori della revisione standard. Si tratta del secondo rincaro in pochi anni, visto che già nel 2021 era stato aumentato di dieci euro il prezzo.
Questo rincaro annunciato ha già fatto scattare proteste e malumori tra tutti gli automobilisti e nelle associazioni di categoria. Ma va ricordato come sia importante e obbligatorio effettuare la revisione, testimoniata poi dal tagliandino applicato sulla carta di circolazione. In caso contrario si rischia una sanzione pecuniaria variabile dai 173 euro ai 694 euro, oltre al divieto di circolazione fino a quando il controllo di rito non sarà stato effettuato.
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