Continuano gli aumenti del carburante e delle ricariche per gli automobilisti italiani, che vivono un momento ricco di rincari e spese elevate.
Chi possiede un’automobile sa bene quanto sia comodo viaggiare su una quattro ruote, capace di raggiungere qualsiasi destinazione. Ma allo stesso tempo diventa decisamente una spesa continua: sono tanti gli oneri da pagare per la gestione di una vettura, a cominciare dalla RC Auto, passando per tasse obbligatorie come bollo o revisione, fino alla spesa più comune, ovvero il rifornimento di carburante.
Proprio in tal senso, in queste prime settimane del 2025 è aumentato il costo di benzina e diesel sul nostro territorio. Il prezzo medio del servito per la verde in autostrada ha superato i 1,910 euro al litro, mentre per quanto riguarda il gasolio ci si attesta a 1,839 euro. Insomma, non proprio una passeggiata per chi utilizza spesso la propria auto per motivi personali o lavorativi.
In tal senso si può prevedere che passare da un’automobile dal motore termico, alimentata a combustione interna, ad una elettrica di nuova generazione possa rappresentare una svolta dal punto di vista della spesa sul rifornimento. In parte è così, ma una ricerca di Chargemap ha svelato che in Italia il costo delle ricariche non è per nulla sotto la media europea.
Basta fare il raffronto tra il costo di una ricarica per un veicolo BEV in Italia e nel resto del vecchio continente. Si prende ad esempio come riferimento Electra, la rete di ricarica più diffusa nel nostro paese da un paio di anni. Ricaricare nelle sue colonnine un’auto elettrica costa mediamente 0,79 euro al kWh.
Sulla carta sembra una cifra fattibile e non esosa, ma non farà piacere scoprire che in paesi come Francia e Lussemburgo lo stesso tipo di ricarica costa appena 0,49 €/kWh, in Belgio e nei Paesi Bassi 0,64 €/kWh, mentre in Austria arriviamo a 0,65 €/kWh. Persino in Svizzera si paga meno: 0,6 CHF/kWh, al cambio diretto 0,64 €/kWh.
Anche su altre piattaforme di ricarica il risultato è lo stesso. Octopus Energy, forse meno cara della concorrente, arriva a costare in Italia 0,67 euro al kWh per un rifornimento di 380 kW. Ma in Francia si può effettuare la stessa tipologia di operazione a soli 0,30 €/kWh.
La situazione è delicata in tutta Europa, ma fa impressione vedere come in Italia vi sia un caro prezzi anche sulla ricarica elettrica che mette in difficoltà le tasche dei cittadini. L’unica anomalia è Tesla con i suoi SuperCharger, che ha bloccato le tariffe di ricarica sui 0,46 €/kWh.
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