In Cina la McLaren torna a dominare, con Oscar Piastri che non vuole rimanere a guardare il compagno Norris.
Dopo i problemi nella Sprint Race, la McLaren torna a dominare in gara in Cina, ma questa volta non vince con Norris ma bensì con Oscar Piastri. Il mesto nono posto nella prima prova dell’anno non lo ha demoralizzato e in un weekend, tra Sprint e gara, recupera ben 13 punti sul compagno di squadra.
La casa britannica vola e riesce a superare con Norris anche i problemi ai freni di fine gara e conclude con la prima doppietta stagionale. Dopo il trionfo di Lewis Hamilton nella Sprint Race, la Ferrari invece crolla tristemente con una gara anonima e ancora una volta deve guardare dal basso verso l’alto sia la Red Bull di Verstappen che la Mercedes di Russell.
OSCAR PIASTRI 9 – L’australiano Oscar Piastri sa di avere tra le mani la migliore monoposto della F1 e non ha di certo intenzione di rimanere un semplice secondo pilota. La sfida con Norris è lanciata e la prova in Cina è dominante. Nessuna sbavatura e la sua prima posizione non è mai in discussione, dopo essersi preso una pole di prepotenza.
HAAS 9 – Dopo la prima prova in Australia, erano molti ad aver già fatto il funerale alla Haas. La casa americana esce dalla Cina con nuove convinzioni, con un Ocon che chiude davanti alla Mercedes di Antonelli con un settimo posto che sa di impresa, mentre nelle retrovie c’è un grande Oliver Bearman che saluta, letteralmente con un “ciao”, i suoi rivali e trova un decimo piazzamento che ha fatto divertire tutti gli appassionati.
VERSTAPPEN 8 – Il quarto posto finale è probabilmente anche oltre il massimo al quale poteva aspirare la Red Bull, peccato però pe quella partenza a handicap. Max si nasconde per gran parte della gara, poi si sfoga nel finale superando anche Leclerc, dimostrando di aver imparato dalla Sprint nella quale invece aveva ceduto nel finale.
CARLOS SAINZ 4 – L’esperienza con la Williams per Carlos Sainz continua a essere un dramma. Lo spagnolo risulta lento per tutta la gara, mai vicino alla zona punti e mai in grado di superare i rivali, anzi molto spesso viene passato senza grosse difficoltà. Con Albon nono, la sua prestazione negativa risalta ancora di più.
KIMI ANTONELLI 5 – Non si vuole infierire essendo la sua seconda gara in F1, ma il quarto posto in Australia sembrava essere derivato da una serie di safety car arrivate al momento giusto e una perfetta strategia Mercedes. Il ragazzo ha talento e si farà, ma non mette mai in crisi la Haas di Ocon e con una Mercedes non è accettabile.
FERRARI 5 – Non è il crollo totale come si è visto in Australia, ma di certo dopo la vittoria della Sprint ci si aspettava molto di più. Alla fine si chiude con un Leclerc quinto e un Hamilton sesto, con qualche piccolo lampo e Lewis che è l’unico a tentare un secondo pit stop che non ha dato però i risultati sperati. Meglio di certo dell’ottavo e decimo posto dell’Australia, ma serve ancora tanto lavoro.
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