Ecco come diventa facile per chi ha perso i punti della patente ritrovarli e non rischiare di incappare in sanzioni ben peggiori.
Guidare una vettura potrebbe sembrare la cosa più facile del mondo, una volta ottenuta la patente ed aver sperimentato le prime prove pratiche. Vero, non è nulla di complicato né impossibile, ma bisogna sempre fare attenzione ai segnali stradali ed ai limiti imposti dal Codice della Strada, anche per evitare di incappare in multe o sanzioni.
In Italia c’è un sistema, per ‘punire’ i trasgressori più accaniti e disattenti, che riguarda la gestione della licenza di guida. Parliamo della cosiddetta Patente a punti: ogni persona provvista di patente vanta 20 punti virtuali sulla stessa, che rischiano di essere decurtati in caso di infrazioni gravi o serie. Perdere punti dalla patente è sempre un rischio, poiché chi arriva a quota zero vedrà la patente letteralmente svanire e sarà costretto a rifare da capo l’esame per riottenerla.
Chi commette un’infrazione grave rischia di perdere un massimo di 15 punti secondo il Codice della Strada. Per monitorare la propria situazione della patente e il numero di punti attualmente presenti sulla licenza, è possibile telefonare al numero 06.45775962 o consultare il sito ilportaledellautomobilista.it.
Vi sono comunque modi piuttosto semplici e comodi per recuperare i punti persi dalla propria patente. Il più facile riguarda i guidatori più attenti, coloro che rigano dritti dopo aver commesso precedenti sinistri ed errori alla guida. Ovvero il recupero automatico dei 20 punti.
Infatti gli automobilisti che hanno perso punti possono riavere indietro ciò che gli è stato tolto non commettendo infrazioni nell’arco dei successivi due anni. La cosiddetta ‘buona condotta stradale’ viene premiata con il reintegro totale dei punti. Inoltre, chi non ha invece mai commesso sinistri, può guadagnare due punti in più ogni biennio privo di irregolarità, per un massimo di 30 punti da collezionare sulla patente.
Chi invece ha perso molti punti ed è vicino a quota zero può risanare la situazione partecipando a dei corsi di recupero. Il CED del Ministero infrastrutture e trasporti organizza tali corsi e autorizza la frequenza, avendo in mano la situazione di ogni patentato. Vi sono varie tipologie di corsi in base al tipo di patente di guida ed ai punti da recuperare.
Chi è socio dell’ACI, ovvero l’automobile club italiano, può vantare anche un rimborso sulla spesa eseguita per iscriversi ai corsi di recupero. In base alla tipologia della tessera ACI e del tipo di corso frequentato vi sono agevolazioni che vanno dai 250 ai 600 euro.
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