Polemica per la decisione del governo. pioggia di multe in arrivo: è una cosa che fanno tutti ma adesso cambiano le regole.
In Italia ormai da qualche mese è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada, fortemente voluto dal governo Meloni, che ha portato diverse novità per gli automobilisti, soprattutto per quanto riguarda le sanzioni. E’ stato infatti scelto di usare il pugno duro contro alcune infrazioni in particolare, come la guida sotto l’effetto di sostanze o il divieto di utilizzare il telefono mentre si è al volante, ritenute particolarmente rischiose. Le polemiche non sono mancate, in molti hanno infatti ritenuto eccessive queste sanzioni.
Il nostro paese non è l’unico però dove nell’ultimo periodo si è acceso il dibattito per alcune regole del Codice della Strada. In Francia sono infatti piovute critiche per una nuova decisione del governo che cambia le regole per quella che è una delle abitudini più diffuse degli automobilisti: il prestito del proprio veicolo.
A chi non è mai capitato di prendere in prestito un veicolo intestato ad un altro, o di dare in prestito la propria auto? E’ piuttosto comune, per esempio, che nelle famiglie più persone utilizzino lo stesso veicolo. In apparenza una banalità, ma che nel caso di incidenti o problematiche può creare problemi, soprattutto per quanto riguarda assicurazione e l’assunzione di eventuali responsabilità.
Come si legge su Autoblog.it, dal prossimo 1 Settembre in Francia chi presta la propria auto, anche se per un breve momento e indipendentemente dalla durata del prestito, dovrà registrare il conducente. Il nuovo obbligo sta facendo a lungo discutere, non soltanto perché va a toccare una abitudine molto diffusa, ma anche perché la sanzione per chi viene colto in fallo è piuttosto salata: si rischia infatti sino a 750 euro di multa.
Non solo, se si rimane coinvolti in un incidente e il conducente non è registrato, si rischia la perdita dell’assicurazione. Adesso, dunque, anche chi presta la sua auto per poche ore dovrà, tramite la apposita piattaforma, registrare i dati e comunicare il prestito e la sua durata. Il motivo, secondo quanto riportato, sarebbe rendere più difficile furti, truffe e reati legati all’utilizzo dei veicoli. La decisione ha ovviamente scatenato non poche polemiche.
In molti si chiedono se questa nuova legge troverà il favore di altri paesi, e se domani anche in Italia possa esserci una simile decisione. Al momento non sembrano comunque arrivare notizie in questa direzione.
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