Arriva la proposta utile ai cittadini. Siamo vicini ad una svolta per il settore della RC Auto.
E’ ormai da diverso tempo che si parla del deciso rialzo dei premi delle assicurazioni e questo se da un lato è dovuto alle speculazioni da parte delle agenzie, dall’altro è conseguenza diretta dell’atteggiamento di chi, per risparmiare qualche centinaio di euro, rifiuta di sottoscrivere la polizza in barba a quanto stabilisce la normativa circa l’obbligatorietà della RC Auto. Stando ad un’indagine operata dall’IVASS (Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni), oggi il prezzo medio si attesta sui 416 euro, ovvero il 7,2% in più rispetto all’anno scorso.
Va specificato che la forbice degli incrementi è molto ampia lungo lo Stivale, si va ad esempio dal +1.5% di Reggio Calabria, all’11,5% di Roma. Ebbene, a fronte di questi numeri e della consapevolezza che il 90% degli automobilisti è in classe 1, l’ente che tutela i cittadini ha avanzato una proposta che potrebbe rappresentare una vera svolta per il settore e finalmente non penalizzare più coloro che al volante si comportano in maniera integerrima.
L’idea sarebbe quella di rivedere il sistema Bonus/Malus, non avendo più la stessa efficacia di un tempo, nell’ottica della ridistribuzione degli utili delle agenzie e ridistribuirle ai virtuosi. Se detta così potrebbe sembrare un’offerta valida, ma dal canto suo Assoutenti ha messo in dubbio la sua effettiva bontà, opinando, al contrario che si dovrebbe applicare la retroattività a fronte dei 10 miliardi di euro messi in borsa dalle agenzie nell’arco di un decennio.
Per l’associazione che difende i cittadini le vere priorità restano la trasparenza, la concorrenzialità e l’equità, quindi si parte dall’eliminazione delle clausole vessatorie, all’incentivo di nuovi ingressi per evitare l’oligopolio. Qualcuno potrà sostenere che la panacea di tutti i mali doveva essere la scatola nera, eppure anche questa non ha funzionato e per una ragione semplicissima.
Se la compagnia con una mano propone un taglio dei costi annuali tramite l’installazione del sistema che monitora il comportamento di chi guida, dall’altro impone la permanenza dell’automobilista alla propria corte pena il pagamento di ingenti penali. Di fronte a tale spinosa situazione si è sentita di prendere parola pure Federcarrozzieri, convinta della necessità di permettere la portabilità delle polizze come avviene per la telefonia e soprattutto dell’aumento dei competitor. Solo in questa maniera potranno abbassarsi le cifre.
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