Nico Rosberg, il campione del mondo del 2016, ha lasciato la Formula 1 subito dopo il titolo. Ora è più ricco di prima e fa tantissimi soldi, da vero businessman
Dai tempi della Mercedes sembra essere passato un secolo, eppure il pilota di passaporto tedesco deve ancora compiere 40 anni (classe ’85). Molti lo avranno sentito come opinionista su Sky Sport, in diversi Gran Premi. In realtà ha anche altri affari molto redditizi.
Quel 2016 fu una battaglia incredibile tra due grandi piloti che avevano a disposizione la migliore macchina del lotto. Lewis Hamilton e Nico Rosberg se le diedero di santa ragione, basti ricordare il Gran Premio di Spagna a Barcellona, quando un loro contatto al via aprirà la strada alla prima vittoria di Max Verstappen in Formula 1 (all’esordio con la Red Bull). Rosberg veniva da due anni di sconfitte rimediate contro Sir Lewis, ma sapeva di avere una chance e sfruttando al meglio le occasioni che gli si sono venute a creare ha costretto Hamilton a rischiare il tutto per tutto all’ultima gara. Ad Abu Dhabi nemmeno la vittoria è bastata all’inglese per battere il compagno di squadra.
Dopo il titolo Rosberg ha deciso di ritirarsi. Una scelta particolare, a soli 31 anni, ma con la consapevolezza di aver raggiunto il massimo possibile (eguagliando il padre, Keke, campione nel 1982). Dopo aver abbandonato le piste da pilota, Nico ha comunque mantenuto una connessione forte con la Formula 1, visto che si è tuffato nel mondo televisivo come commentatore (ha firmato con Sky e si alterna con i vari canali europei). Ma oltre all’opinionista, Rosberg fa anche molto altro e il suo conto in banca lo testimonia.
La sua carriera da businessman è iniziata con il lancio del fondo Rosberg Ventures, che ha raccolto 78 milioni di euro. Dopo il primo, ora è arrivato il momento del secondo fondo di investimenti, sempre per aumentare il suo impegno nelle start-up di innovazione tecnologica.
Il secondo fondo è senza dubbio un importante passo avanti nella crescita della società, che porta il totale degli asset di sua proprietà oltre i 100 milioni di dollari a solo un anno di distanza dal primo fondo, chiuso con un importo di 22 milioni di euro e già completamente investito.
Intervistato da Il Sole 24 Ore l’ex pilota di Formula 1 ha spiegato come il successo sia legato all’accesso ai migliori fondi di venture capital, riservati solo a pochi attori privilegiati. Con lui sono coinvolte negli investimenti anche alcune famiglie importanti in Germania e Italia, con ricavi da spartire ma anche idee da condividere, per accrescere sempre più il mondo delle start-up.
Il Rosberg Ventures punta a riunire capitali significativi, sfruttando una rete di contatti esclusivi e un modello di investimento che si ispira al metodo di fondi prestigiosi come quello dell’Università di Yale.
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