Incredibile notizia da parte del TAR del Lazio, con la notizia che riguarda Matteo Salvini che lascia senza parole.
Il Codice della Strada da poco varato dal Ministro Matteo Salvini ha fatto molto discutere, con le critiche che sono state davvero veementi. Moltissimi italiani ritengono che siano state applicate delle Leggi eccessivamente severe, il che sta portando così a preoccupazioni di vario genere, compresa la paura di assumere dei farmaci.
Non vi è però nulla di fondato riguardo alle affermazioni che parlano di un possibile test antidroga positivo nel momento in cui si è assunta solo una tachipirina. Tutti i farmaci da banco non creeranno problemi per il test salivare, anche se è innegabile il fatto che siano diversi i punti che lasciano perplessi.
Ricordiamo come invece non sia una leggenda metropolitana il fatto che mangiare i semi di papavero porti a una possibile alterazione dei risultati. Questo non è certo, ma avviene solo nel momento in cui i semi sono contaminati dalla linfa delle piante. Proprio questi aspetti sono profondamente criticati, con il test che dunque rischia di far perdere la patente per motivi non concreti e ora c’è anche il TAR del Lazio che emana una pesante sentenza.
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso che è stato presentato da parte dell’Associazione Imprenditori Mobilità Sostenibile, comportando così alla sospensione del provvedimento per quanto riguarda i servizi NCC, come si legge su sicurauto.it. Inizialmente ci sarebbe dovuto essere un stop di 20 minuti tra un servizio NCC e l’altro, con questi che però sembrava essere un enorme favore per i taxi e contro chi invece sfruttava Uber.
Il Tar ha sentenziato come non vi siano delle ragionevoli motivazioni per poter attuare questo decreto. Dunque tutto sarà sospeso fino al 4 giugno 2025, con i giudici che hanno censurato diversi aspetti. Per prima cosa vieta agli operatori di stipulare dei contratti di trasporto con coloro che esercitano l’attività di intermediazione.
Anche la pausa di 20 minuti, con la partenza del servizio che dovrà iniziare con l’arrivo del tragitto precedente. Il decreto per il momento è definito come “congelato”. Questa decisione, secondo MuoverSì, evidenzia come sia necessario trovare una Legge che si chiara sul trasporto pubblico non di linea, con il Governo e il Parlamento che dovranno farsene carico. L’associazione conclude spiegando come i decreti Salvini stiano solo danneggiando imprese, cittadini e turismo, una bocciatura vera e propria.
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