Le auto elettriche rischiano di andare in pensione prima di quanto previsto, lo studio cambia le carte in tavola.
Le istituzioni continuano a investire sull’elettrico e a spingere aziende e clienti a puntare su questo tipo di modelli, al fine di ridurre le emissioni dannose dell’aria e abbassare il livello d’inquinamento per tutelare il nostro ambiente e provare a mettere un freno agli enormi disastri causati da decenni di comportamenti errati che stanno mettendo a dura prova il nostro ecosistema.
Sulla carta, la necessità di avere un’industria delle automobili più sostenibile e a minore impatto mette d’accordo tutti quanti. Le automobili elettriche, al contrario, continuano a lasciare diverse perplessità per alcuni. Non soltanto dal punto di vista dei costi (ben più elevati rispetto a quelli dei modelli termici) e della durata della batteria (l’autonomia è ancora limitata, e le tempistiche di ricarica ancora troppo lunghe rispetto al termico).
Anche dal punto di vista dell’inquinamento, infatti, c’è chi mette in dubbio che le automobili elettriche siano così sostenibili quanto si dice, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento e la produzione delle batterie che vengono utilizzate in questi modelli. Sul fronte dell’effettivo impatto ambientale delle auto elettriche, sono arrivate importanti dichiarazioni anche da un colosso dei motori.
Toyota è uno dei marchi che, pur investendo molto sul fronte dell’elettrico, ritiene sia importante continuare a investire anche su altri tipi di motorizzazione. L’azienda giapponese ha puntato in particolar modo sui motori ibridi, e proprio questi modelli nelle idee del marchio sarebbero addirittura più sostenibili di quelli elettrici.
Toyoda, presidente di Toyota, è convinto che i veicoli ibridi non soltanto siano più sicuri per il futuro dell’azienda. Lasciare troppo velocemente i motori termici, infatti, secondo l’azienda esporrebbe a perdite e a rischi di difficoltà dal punto di vista del bilancio, visto i risultati ancora altalenanti sul mercato dei modelli a batteria.
Non solo, gli ibridi Toyota inquinerebbero meno delle elettriche: 27 milioni di hybrid sarebbero dal punto di vista ambientale uguale a 9 milioni di elettriche, secondo Kiichiro Toyoda, nipote dello storico fondatore. Insomma, Toyota continua la sua lotta all’anidride carbonica senza piegarsi però all’elettrico, ma portando avanti anche strade alternative, come appunto i motori ibridi, o anche l’idrogeno e i biocarburanti. Il marchio continua a dirsi contrario ad un rinunciare ad ogni altra strada per concentrarsi solo sull’elettrico, col rischio poi, appunto, di ottenere risultati inferiori dal punto di vista ambientale. Considerato che anche per quest’anno il marchio si sta confermando il maggior produttore di automobili al mondo, il mercato sembra essere dalla parte del colosso giapponese.
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