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Semaforo rivoluzionato, arriva il quarto colore: come cambierà la mobilità

Pubblicato da
Antonio Pinter

Un nuovo segnale luminoso potrebbe presto affiancarsi al classico trittico rosso-giallo-verde. Una svolta epocale per la circolazione stradale.

L’evoluzione tecnologica sta per rivoluzionare uno dei simboli più iconici della viabilità moderna: il semaforo. Da oltre un secolo, questo dispositivo regola il flusso del traffico con i suoi tre colori universalmente riconosciuti. Tuttavia, l’avvento dei veicoli a guida autonoma sta spingendo verso un cambiamento epocale. Ricercatori e ingegneri stanno infatti valutando l’introduzione di un quarto colore, il bianco, per ottimizzare la circolazione stradale nell’era dell’intelligenza artificiale applicata alla mobilità.

Semaforo arriva il quarto colore – derapateallaguida.it

Questa innovazione potrebbe sembrare un dettaglio marginale, ma in realtà rappresenta un tassello fondamentale per la gestione del traffico del futuro. L’aggiunta di una nuova luce semaforica non è solo una questione estetica, ma risponde a precise esigenze funzionali legate alla diffusione delle auto senza conducente. Si tratta di un cambiamento che potrebbe avere un impatto significativo sulla fluidità della circolazione e sulla sicurezza stradale.

Quarto colore al semaforo: una risposta all’avvento dei veicoli autonomi

L’idea di introdurre una luce bianca nei semafori nasce dalla necessità di far convivere armoniosamente veicoli tradizionali e autonomi sulle stesse strade. Questo nuovo segnale luminoso avrebbe infatti lo scopo di indicare ai conducenti umani di seguire semplicemente l’auto che li precede, affidandosi alla gestione coordinata del traffico operata dai veicoli a guida autonoma.

Una risposta ai veicoli a guida autonoma – derapateallaguida.it

Le auto senza conducente, veri e propri computer su ruote, hanno la capacità di comunicare tra loro e con l’infrastruttura stradale. Questa interconnessione permette di ottimizzare i flussi di traffico in tempo reale, riducendo code e tempi di attesa. La luce bianca del semaforo servirebbe proprio a segnalare ai guidatori tradizionali che possono “accodarsi” a questo sistema intelligente di gestione della viabilità.

I primi test condotti dai ricercatori della North Carolina State University hanno dato risultati molto incoraggianti. Le simulazioni hanno evidenziato una riduzione dei ritardi dovuti al traffico compresa tra il 40% e il 99%, a seconda della percentuale di veicoli autonomi presenti. Questi miglioramenti si traducono non solo in un risparmio di tempo per gli automobilisti, ma anche in un minor consumo di carburante e, di conseguenza, in un beneficio per l’ambiente.

Il funzionamento di questo nuovo sistema semaforico è relativamente semplice. Quando il numero di veicoli autonomi in prossimità di un incrocio supera una certa soglia, si attiva la luce bianca. A quel punto, i conducenti umani sono invitati a seguire il comportamento dell’auto che li precede: se questa si ferma, ci si deve fermare; se prosegue, si può continuare la marcia. Una volta che la presenza di veicoli autonomi scende sotto il livello critico, il semaforo torna al funzionamento tradizionale con i tre colori classici.

Questa innovazione si inserisce in un più ampio concetto di “controllo mobile” del traffico, che prevede di delegare parte della gestione della viabilità direttamente ai veicoli autonomi. Si tratta di un approccio che potrebbe rivoluzionare la mobilità urbana, rendendo gli spostamenti più fluidi ed efficienti.

Antonio Pinter

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