Proseguono i guai per il gruppo Stellantis ed i suoi lavoratori. Adesso arriva una dichiarazione che preoccupa e non poco.
Per Stellantis sono periodi bui, con dei dati finanziari in netto calo rispetto allo scorso anno, in base a quelli che sono i resoconti sul primo semestre del 2024. La holding multinazionale olandese è in caduta libera ed alcuni marchi rischiano di essere ceduti, ed in tal senso, si era parlato tanto di un possibile passaggio della Maserati alla Ferrari, che poi è stato però smentito. L’idea di puntare sulle auto elettriche, per il momento, non sta affatto pagando, e l’interesse per i veicoli del gruppo sta calando a picco.
Anche l’Alfa Romeo, che nel corso degli ultimi anni aveva messo in mostra un passo in avanti enorme sul fronte delle vendite, è in deciso calo, con il SUV Tonale che non riscuote più il successo iniziale. La situazione di Stellantis in Italia è molto grave ed anche i lavoratori rischiano i loro posti di lavoro, e nel corso delle ultime ore, è scattato un vero e proprio allarme. Cerchiamo di scoprire qualcosa in più sul momento no del colosso delle quattro ruote.
Stellantis sta investendo sempre meno nel nostro paese, e la crisi di vendite, di certo, non va incontro agli interessi dei lavoratori. Si parla di migliaia di posti di lavoro a rischio nel nostro paese, come ha confermato, nel corso delle ultime ore, anche Ferdinando Uliano, vale a dire il segretario generale della Fim-Cisl, che ha fatto scattare un vero e proprio allarme.
Parlando ai microfoni di “La7“, Uliano ha affermato con preoccupazione: “Sia l’indotto che Stellantis esauriranno gli ammortizzatori sociali nel corso del 2025. Se non si interverrà in tempo ci saranno licenziamenti di massa, c’è un alto rischio per almeno 12.000 posti di lavoro. Essi sono a rischio negli stabilimenti e ce n’è un numero ancor più elevato in pericolo nelle fabbriche che si occupano della produzione dei vari componenti“.
Un vero e proprio allarme quello lanciato da Uliano, ma che purtroppo, non ci racconta nulla di nuovo. Ormai è chiaro che la strada intrapresa da Stellantis sia quella errata, con i marchi italiani che sono stati ridotti a veri e propria copia ed incolla di quelli francesi. Inoltre, la volontà di produrre tutto all’estero per risparmiare sta uccidendo le nostre industrie, ed a farne le spese sono i lavoratori.
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