Ecco la decisione della holding automobilistica Stellantis, che fa contenti moltissimi propri dipendenti con questa strategia.
Ormai è noto come il report del mercato automobilistico del 2024 abbia messo in luce dati davvero negativi ed a ribasso. Il numero di auto vendute in Europa rispetto all’anno precedente è calato sensibilmente e, a parte alcuni marchi specifici, si è segnalato un calo automatico per tutti i brand.
Lo sa bene la holding euro-americana Stellantis, che mantiene il controllo e la produzione su circa 14 marchi differenti di alto livello e riconoscibilità. Un annus horribilis per la società presieduta da John Elkann, tanto che il CEO Carlos Tavares è stato costretto a dare le dimissioni per le strategie poco vincenti e per i risultati mancati nell’ultimo anno.
Ovviamente a tremare in casa Stellantis sono soprattutto i dipendenti. Lavoratori ed operai che sono sotto contratto con la holding e che sono impiegati nei vari stabilimenti della società. Il rischio, dopo i fallimenti del 2024, è quello di chiudere delle strutture o fermare certe produzioni, come accaduto a Mirafiori con lo stop alla Fiat 500e, che ha fermato il lavoro e messo a rischio il posto di migliaia di operai.
In questi ultimi giorni è però arrivata una notizia che farà contenti i dipendenti Stellantis, principalmente coloro che lavorano nello stabilimento di Termoli, nota località marittima in Molise. Infatti la holding ha deciso di lanciare un nuovo ciclo produttivo proprio nella fabbrica in questione, dando maggiore possibilità di lavoro ed investimento.
Il cambio eDCT permette alle vetture con alimentazione Mild Hybrid a 48 V di funzionare anche con sistemi Full Hybrid, senza l’utilizzo di un vero e proprio motore elettrico, utilizzando lo stesso cambio del veicolo.
Termoli diventerà uno dei centri strategici per la produzione dei tanto acclamati cambi eDCT, un asset del quale Stellantis ha preso pieno controllo nel processo di sviluppo a fine gennaio. Precedentemente tale produzione avveniva in collaborazione con un marchio dal Belgio, mentre d’ora in avanti sarà un manufatto totalmente ‘casalingo’.
Stellantis dunque aggiunge Termoli agli stabilimenti dedicati alla produzione di questi cambi innovativi, assieme a Mirafiori e Metz in Francia. Tale progetto dovrebbe assicurare la produzione di 300 mila unità all’anno a pieno regime, così da puntare sempre più forte su motorizzazioni ibride di ultima generazione. Questi investimenti su Termoli fanno parte del Piano Italia annunciato in collaborazione con il Governo, una ripresa del lavoro su territorio italiano voluta dopo l’addio di Tavares.
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