Continuano i problemi in casa Stellantis, con un noto motore che è ancora sotto accusa. Ecco tutti i dettagli sulla vicenda.
Per il gruppo Stellantis prosegue un periodo fatto di luci ed ombre, nel quale ci sono stati contrasti tra i vertici ed il Governo italiano, ed anche tante altre situazioni difficili da comprendere per chi ne è esterno. La holding multinazionale olandese vuole vendere solo auto elettriche in Europa dal 2030 in avanti, più facile a dirsi che a farsi, vista quella che è la delicata situazione dei veicoli ad emissioni zero.
Per questo, è ancora troppo presto per stoppare la vendita delle auto termiche, ma anche su di esse, o almeno per una parte di loro, Stellantis ha un notevole guaio da affrontare, che riguarda un motore della discordia. Stiamo parlando di uno dei propulsori più utilizzati dalla controllata di John Elkann per alcuni suoi marchi, che già da tempo causa polemiche e discussioni. Scopriamo tutti i dettagli.
Per Stellantis c’è un notevole guaio da affrontare, ed il protagonista è il motore 1.2 PureTech, che non è nuovo a polemiche. Dal punto di vista commerciale, come ben noto, è sempre stato uno dei preferiti dalla clientela, essendo montato su un gran numero di Peugeot, Citroen ed Opel, ma ciò non basta. Infatti, è noto per alcuni problemi di affidabilità, che sono dipesi dalla sua cinghia di trasmissione, ed ora è arrivato il momento di agire.
Infatti, sono in programma parecchi aggiornamenti per la variante ibrida, con la catena di distribuzione che è stata migliorata, come conferma un articolo pubblicato su “L’Argus“. Il tutto riguarda il PureTech in versione Mild Hybrid 1.2 che è dotato di un sistema di elettrificazione leggera a 48 Volt. Pare però che i problemi non siano stati tutti risolti.
Infatti, in base a quanto emerso, in Francia ci sono oltre 14.000 veicoli che verranno richiamati, per problemi di vario tipo, che coinvolgono anche la trasmissione. I marchi coinvolti sono parecchi, ed anche la Peugeot, con la 5008 qui in immagine, è uno dei brand di Stellantis che ne farà maggiormente le spese.
Inoltre, il 66% di queste auto subirà un intervento molto particolare, vale a dire l’aggiunta di una protezione utile ad evitare che il tubo dell’acqua tocchi la sospensione, in particolare, quella anteriore sinistra. Questa tipologia di motore sembra non avere pace, ed ora i tecnici dovranno tornare in fretta al lavoro per capire come sistemare questi nuovi inconvenienti.
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