Svolta nei trasporti, con questo motore a basso impatto ambientale è la rivoluzione, per gli altri motori sono guai.
La sostenibilità ambientale è un requisito fondamentale nell’industria odierna. I livelli allarmanti di inquinamento raggiunti e i disastri fatti al nostro ecosistema hanno spinto le istituzioni a normative molto più serie su questo fronte, anche grazie alla sempre maggiore importanza che il tema ha assunto per i cittadini e al grande lavoro che nel corso dei decenni le associazioni di categoria hanno svolto sul fronte della sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Il settore della mobilità ha ovviamente un ruolo fondamentale nell’obbiettivo di raggiungere la neutralità carbonica, i mezzi di trasporto per decenni infatti sono stati tra i principali responsabili delle emissioni dannose nell’aria. Nel settore delle automobili il percorso verso la transizione elettrica e più in generale veicoli più sostenibili il percorso è già iniziato. Anche in altri settori dei trasporti però lo sviluppo di nuovi motori e tecnologie che possano diminuire l’impatto ambientale dei viaggi ha già raggiunto importanti passi in avanti.
Si è parlato spesso dell’impatto che l’industria dell’aviazione ha sull’inquinamento, adesso anche su questo fronte sono arrivate importanti novità: prendere l’aereo non è mai stato così sostenibile.
Sempre più persone prendono l’aereo, e l’aumento del traffico ha avuto conseguenze davvero importanti dal punto di vista ambientale. Continuare ad utilizzare i combustibili usati sino ad ora non è dunque possibile, e anche l’industria aerea sta lavorando a soluzioni alternative che abbiano un minore impatto.
L’idrogeno sembra certamente essere una delle strade più interessanti in ottica futura. Airbus ha già in piano di testare nei prossimi anni un veivolo, rinominato ZEROe, che se tutto dovesse andare come previsto nel prossimo decennio potrebbe rivoluzionare il settore. I primi test di volo sono già in programma, e i lavori sul motore, già iniziati negli scorsi anni, procedono spediti.
Il progetto propone un aeromobile ad idrogeno a corridoio singolo alimentato da quattro motori elettrici da 2 megawatt ciascuno, con sistemi a celle a combustibile che permettono all’idrogeno e ossigeno di trasformarsi in energia elettrica. Ad alimentare i motori due serbatoi di idrogeno liquido. La sfida, ovviamente, non è di poco conto: l’idrogeno è attualmente costoso e di difficile stoccaggio, e Airbus intende lavorare proprio su questo fronte. L’obbiettivo è rendere questa tecnologia sempre più accessibile, affinché gli aerei ad idrogeno possano diventare un’alternativa utilizzabile su larga scala.
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