Questo nuovo motore mette a rischio l’elettrico: è totalmente sostenibile e senza rischi, può essere il futuro delle automobili.
Le auto elettriche sono davvero il futuro dell’industria dei motori? E’ una domanda che molti continuano a porsi, soprattutto negli ultimi mesi. La domanda dell’elettrico infatti continua a non decollare: la situazione in mercati centrali come Europa e Stati Uniti è di stallo. Questi modelli, oltre a costi nettamente superiori per le aziende, continuano a presentare limiti dal punto di vista dell’autonomia e delle tempistiche di ricarica, senza considerare i dubbi sulla sicurezza delle batterie che in qualche caso hanno dato problemi. Con il 2035, data entro cui l’Unione Europea vorrebbe fermare la produzione di auto a diesel e benzina, che si avvicina a grandi passi, viene da pensare se davvero l’industria dei motori sia pronta per questo passo.
Le richieste di posticipare o addirittura annullare la decisione sono arrivate da più fronti. Tra le aziende che hanno condannato con maggiore fermezza lo stop ai motori tradizionali c’è anche Toyota. Il colosso giapponese, il maggior produttore di automobili al mondo, ha più volte ribadito la necessità di non focalizzarsi solo sull’elettrico ma di continuare ad investire su più fronti per garantire più opzioni possibili alla clientela. Il marchio non a caso sta si puntando sulla tecnologia ibrida ed elettrica, ma sta anche continuando a lavorare sui motori tradizionali. Non solo: l’azienda sta aprendo la strada ad una nuova frontiera che potrebbe rivelarsi quella perfetta per il futuro.
Toyota, il nuovo motore ad acqua rivoluziona tutto
Il motore ad acqua di Toyota potrebbe presto sconvolgere il mercato. L’azienda giapponese sta da tempo puntando sull’idrogeno come nuovo carburante sostenibile. L’azienda ha già mostrato di poter ottenere buoni risultati con questa tecnologia utilizzando le celle a combustibile per generare elettricità.
Adesso però starebbe pensando di portare la tecnologia ad idrogeno anche su un motore a combustione interna alimentato con idrogeno gassoso, ricavato tramite l’acqua (con un processo di elettrolisi che la scompone in idrogeno e ossigeno) e iniettato nei cilindri. Questo potrebbe rappresentare davvero la svolta per il futuro dei motori.
Restano però da risolvere i problemi logistici dell’idrogeno, che continua ad essere costoso e di difficile stoccaggio. Se Toyota, come sembra intenzionata a fare, dovesse però riuscire a trovare una soluzione a questo, non ci sarebbe più nessun freno alla diffusione di questa innovativa tecnologia. L’elettrico potrebbe presto avere una nuova rivale ultra sostenibile.