BMW, l’azienda costretta al richiamo dei veicoli: ecco i modelli coinvolti, rilevato un problema di sicurezza.
La sicurezza è un tema centrale quando si parla di automobili. Le aziende prestano grande attenzione all’affidabilità dei propri veicoli, che prima di essere commercializzati vengono sottoposti a lunghi test per verificare il loro corretto funzionamento in ogni aspetto. Nonostante i minuziosi controlli però può capitare che tra i tanti lotti qualcuno possa presentare qualche difetto di fabbrica, a volte causato dall’azienda stessa, altre volte invece causati da componenti portate da ditte esterne. Anche alle aziende più blasonate capita di essere soggette a reclami prima o poi, e di trovarsi a gestire questo tipo di situazioni.
Una volta individuato il problema infatti l’azienda è obbligata ad avvisare i clienti in modo da potere ripatare l’auto e evitare ogni tipo di problematica da ricondurre al difetto. Questa volta è toccato a BMW dover gestire un malfunzionamento in alcuni dei suoi modelli. E’ un bel grattacapo per l’azienda tedesca, visto che il numero dei veicoli coinvolti è piuttosto elevato.
BMW costretta al richiamo
Anche il colosso tedesco deve far fronte alle serie problematiche legate agli airbag forniti dall’azienda Takata che ha già visto coinvolto anche il gruppo Stellantis e che va avanti ormai da oltre un decennio. Bmw è stata costretta ancora una volta al maxi richiamo, ma questa volta i clienti italiani possono stare tranquilli, almeno per il momento (la comunicazione non è stata infatti inviata nel nostro paese); l’avviso riguarda infatti il mercato francese.
Già in passato BMW aveva corretto il difetto in diversi modelli, visto che il problema si è presentato già nel 2010, ma sembra che il lavoro non sia ancora finito e che ancora diversi modelli presentino il problema. Come riporta la rivista l’Automobile infatti in Francia l’azienda ha dovuto richiamare ben 266.820 veicoli.
Il problema riguarda veicoli prodotti dal 13 marzo 2003 al 20 giugno del 2018, e in particolare coinvolge le BMW Serie 1 e Serie 3 Touring/GT, ma anche X1, X6. Secondo quanto comunicato dalle autorità di controllo europee a dover essere analizzate con attenzione sono le vetture con il volante “Sport” o “M Sport”. I clienti interessati riceveranno comunque una comunicazione con le direttive per la sostituzione delle componenti difettose, chi non ricevesse informazioni ma volesse avere delucidazioni e avere chiarezza sulla questionr può comunque contattare l’azienda tramite gli appositi canali. Anche se, come detto, l’Italia non è al momento coinvolta in questo richiamo.