Una moto ha un grave problema ed è stata costretta a rientrare in un piano di richiamo, una notizia molto negativa per i proprietari.
Oggi vi parleremo di un brutto inconveniente che ha colpito un noto marchio di moto, costretto ad effettuare una pratica sempre più comune. Stiamo parlando del delicato tema dei richiami, che vedono protagonisti sempre più brand al giorno d’oggi, a causa di difetti di fabbrica che vanno poi a ripercuotersi su quella che è la sicurezza di chi è in sella. Di recente, serie problematiche avevano coinvolto anche costruttori come BMW ed Honda, ed i richiami continuano ad essere all’ordine del giorno.
Sia nelle auto che nelle moto, è un fenomeno che sta diventando sin troppo frequente, e che fa riflettere su quella che è la qualità costruttiva dei vari marchi. A questo punto, andiamo ad addentrarci nella tematica odierna, ed il problema in tal caso è stato causato da un difetto alla sospensione, un guasto non da poco che può causare brutti incidenti. Ecco quali sono le moto coinvolte e le contromisure attuate dal costruttore.
Moto, ecco il problema per il brand Indian
La nuova campagna di richiamo che ha sconvolto il mondo delle moto riguarda il costruttore statunitense Indian, a seguito di un problema alla sospensione posteriore, che non riguarda un singolo modello, ma la quasi totalità della gamma 2024. Infatti, ad essere colpiti da questo vero e proprio terremoto sono stati i modelli Challenger, Pursuit, Chieftain, Roadmaster e Springfield, ed il tutto è legato ad una modifica che era stata fatta nel 2023, e che non ha portato i risultati sperati.
Infatti, la nuova sospensione era stata introdotta sul modello Bagger e sulle moto da turismo di casa Indian, con i leveraggi progressivi ma con un’asta di spinta che è risultata poi troppo debole, scatenando i problemi che ne sono conseguiti. Dal mese di maggio scorso, infatti, ci sono già stati quattro episodi nei quali l’elemento è andato a piegarsi sotto sforzo, ed è chiaro che sia meglio vederci chiaro prima che accada qualcosa di molto grave.
Secondo quanto emerso, il 20% delle moto richiamate potrebbe essere afflitto dal problema, una percentuale ben più elevata rispetto alla quasi totalità degli altri richiami. Ovviamente, per i proprietari non ci sarà nessun costo aggiuntivo, con la Indian che si occuperà degli interventi di propria tasca. Ci auguriamo che tutto si possa risolvere per il meglio sin da subito.