Il Gruppo Stellantis, in termini di fatturato, ha fatto faville lo scorso anno, ma ai vertici stanno prendendo decisioni difficili. Previsti tantissimi licenziamenti.
Dalla fusione tra la FIAT Chrysler Automobiles e il Gruppo PSA è nata la galassia di marchi Stellantis. Dopo un lungo tira e molla i due colossi dell’Automotive hanno trovato un accordo. Dal verbo latino “stello” che significa “essere illuminato di stelle”, il major vanta numerosi brand: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall, senza considerare il recente investimento nella azienda cinese Leapmotor.
Nel 2023 Stellantis ha registrato ricavi netti pari a 189,5 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2022, con un aumento del 7% dei volumi di consegne consolidati. L’utile netto è risultato in crescita dell’11% a 18,6 miliardi di euro. Il risultato operativo rettificato è in aumento dell’1% a 24,3 miliardi di euro, con un margine sui ricavi del 12,8%. Numeri che lascerebbero presupporre un ulteriore passo in avanti nel 2024, anche grazie e proposte innovative, ma la realtà per i lavoratori è molto diversa.
Guai in casa Stellantis
Il colosso italo-francese secondo le notizie che arrivano dagli Stati Uniti si starebbe preparando a tagliare 2.450 posti di lavoro entro la fine dell’anno, avendo bloccato la vendita del modello Ram 1500 di vecchia gen nello stabilimento di Warren, in Michigan. Il nuovo Ram 1500 Tradesman 2025 sarà realizzata in una diversa factory, lasciando a Warren solo un turno di produzione. E’ allarme per circa 2.450 dei 3.900 lavoratori impiegati nello stabilimento.
L’annuncio di Stellantis ha, ulteriormente, scosso i lavoratori. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha spiegato la necessità di ridurre i costi operativi. Tavares ha descritto i risultati del primo semestre come “deludenti e umilianti”, ma ha assicurato che l’azienda sta lavorando per risolvere l’emergenza. C’è la possibilità che alcuni vengano trasferiti ad altre fabbriche o vadano a Warren. Molti dipendenti potrebbero ritrovarsi senza lavoro.
Negli Stati Uniti la transizione elettrica sta portando ad una crisi senza precedenti. Il sindacato United Automobile Workers (UWA) non ha ancora commentato l’annuncio del Gruppo Stellantis. Nel 2023, il sindacato era riuscito ad ottenere la riapertura di uno stabilimento a Belvidere, Illinois. Stellantis, infatti, aveva annunciato di chiudere, coinvolgendo 1.350 posti di lavoro. Ora è tornata la minaccia.
Carlos Tavares aveva annunciato che sarebbero aumentati i profitti rispetto alle due aziende separate, ma le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Le vendite delle Jeep e dei pick-up Ram, negli Stati Uniti, sono schizzate alle stelle negli Stati Uniti. Nell’ultimo periodo, però, il produttore ha realizzato più modelli di quanto siano stati commercializzati a prezzi convenienti.