Stop patente e oltre 3000 euro di multa, arriva una sentenza storica

Una notizia che fa discutere: un pilota amatissimo finisce in grossi guai per un’imprudenza al volante.

Chi l’avrebbe mai detto? un pilota che aveva commosso il mondo con la sua storia di riscatto, si è trovato dall’altra parte della barricata. Dalle stelle alle stalle, si potrebbe dire, e non c’è proprio nulla di cui si possa sorridere. Un modello positivo che si rovescia, uno shock emotivo per milioni di fans, che con lui si identificavano e ne avevano fatto un modello.

Tutto è avvenuto in una gelida sera di gennaio, una corsa troppo veloce, un incidente spettacolare. Per fortuna nessun ferito grave, ma le conseguenze non si sono fatte attendere. La polizia è intervenuta subito, ed è stato immediatamente chiaro che le conseguenze sarebbero state pesanti.

Dall’asfalto al tribunale

Il tribunale di Guildford non ha fatto sconti a Billy Monger. 49 giorni senza patente e una multa salata di oltre 3200 euro. Sembra quasi una beffa del destino per chi, come Monger, ha fatto della velocità il suo pane quotidiano. Ma la strada non è una pista, e le regole valgono per tutti.

3000 euro di multa
Billy Monger, a destra, premiato ai British TV award (ANSA) 14102024 derapateallaguida.it

La scena deve essere stata da brividi. Una Toyota Supra fuori controllo, tre auto parcheggiate colpite, una siepe sfondata, un muro e un lampione abbattuti. Sembra la descrizione di un film d’azione, invece è il resoconto di quella notte a Limpsfield, nel Surrey.

I testimoni hanno parlato chiaro: Monger andava troppo forte. 65-80 km/h dove il limite era di 50. Non sembra una gran differenza, eppure, in città, può fare la differenza tra la vita e la morte. La storia di Monger rende tutto più amaro. A 17 anni perse entrambe le gambe in un terribile incidente in pista. Si rialzò, tornò a correre con auto modificate, diventò un esempio per tanti. Ora commenta la F1 per Channel4 e si allena per l’Ironman. Un vero guerriero.

Ma questa volta ha sbagliato. E la legge non guarda in faccia nessuno, nemmeno gli eroi. La sentenza è un monito: la sicurezza stradale viene prima di tutto. Questa storia amarissima è un ammonimento per tutti: anche i migliori possono sbagliare. La velocità inebria, e può tradire in ogni momento. La vita è imprevedibile, e a volte ci mette di fronte a prove inaspettate.

Tutte considerazioni valide. Ma una cosa è certa: Monger ha dimostrato più volte di saper trasformare le difficoltà in opportunità. Chissà che anche questa disavventura non diventi l’occasione per una nuova battaglia. Magari per la sicurezza stradale.

Nel frattempo, la sua Toyota Supra resterà ferma per un po’. E Billy avrà tempo per riflettere. Sulla velocità, sulle regole, sul sottile confine tra coraggio e imprudenza. Perché anche i campioni, a volte, hanno bisogno di rallentare.

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