3 anni di tempo per allinearsi, la decisione dell’Europa riguarda tutte le aziende: sarà obbligatorio

L’Europa non fa sconti e ora ci sono 3 anni di tempo per le aziende per potersi allineare alla nuova Legge.

In questi ultimi anni è evidente come ci siano dei grossi problemi interni all’Unione Europea, con le istituzioni che dimostrano di non essere in grado di dare alle aziende e agli Stati delle Leggi che garantiscano unità. Lo si vede moltissimo con il caso delle Leggi sulle auto elettriche, il che rischia di tagliare le gambe al settore.

Solo l’Europa ha deciso di attuare questo cambiamento, il che rischia di accrescere sensibilmente un ulteriore ritardo sul mercato. Luca De Meo, il CEO di Renault, ha infatti sottolineato di recente come nel post Covid veda solo l’Europa ancora recessione rispetto al pre Covid, il che deve far capire che non tutto sta andando per il verso giusto.

Inoltre stanno nascendo una serie di Leggi che sono ormai sempre più restrittive per le aziende, in particolar modo quelle automobilistiche. Ora infatti ne scatta un’altra che dovrà essere rispettata entro un massimo di soli 3 anni, il che metterà in crisi ancora una volta tante realtà che danni cercano di far quadrare i conti.

Tre anni per le emissioni: cambia la Legge

Alla fine si è deciso di provare in qualche modo a venire incontro alle case automobilistiche per quanto riguarda le sanzioni per le emissioni di CO2. Il 2025 era l’anno nel quale sarebbero scattate le multe nel caso in cui non sarebbero state rispettate le normative per le emissioni di CO2, con queste che erano crollate a solo 95 g/km.

Gas auto
Emissioni CO2 delle auto (derapate.allaguida.it)

Numeri che non potevano essere rispettati, tanto è vero che la maggior parte delle aziende ha deciso di legarsi a Tesla per poter rientrare in questi termini. Già dopo un anno sarebbero scattate le sanzioni, ma Ursula von der Leyen in persona ha chiesto di cambiare la Legge e renderla più elastica, dando così un tempo di 3 anni, e non più di 12 mesi, alle aziende per poter rientrare in questi parametri.

Una tempistica sicuramente migliore, ma che allo stesso tempo lascia sempre perplessi. Il problema non è di certo voler abbattere le emissioni di CO2, anzi ben venga questo, ma l’intento deve essere quello di creare un sistema che possa sostenere il mercato delle auto, con incentivi e non con multe. Nel caso in cui l’UE decidesse di non voler aiutare le case automobilistiche, scelta legittima in Stati che si basano sul liberismo e il capitalismo, diventa automatico e necessario evitare di imporre delle vetture e punire in caso di mancate vendite.

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