Il marchio dello Scorpione spegne per sempre i motori termici. Una decisione che scuote il mondo dell’auto sportiva italiana, destinata a cambiare per sempre il DNA del brand.
Il rombo inconfondibile delle Abarth sta per diventare un ricordo. Quelle accelerazioni brucianti, quel sound aggressivo che faceva girare la testa per strada – tutto questo appartiene ormai al passato. La notizia era nell’aria da tempo, soprattutto dopo il pensionamento delle mitiche 595 e 695. Ma ora è arrivata la conferma che nessun appassionato avrebbe voluto sentire: Abarth dice addio ai motori termici.
La svolta arriva dalla voce di Gaetano Thorel, il numero uno di Fiat e Abarth. E i motivi sono chiari come il sole: tenere in strada una sportiva tradizionale costa troppo. Le tasse di circolazione per una compatta che emette 180 g/km possono arrivare fino a 2.000 euro in Italia. Un salasso che ha spinto il marchio a guardare oltre, verso un futuro fatto di prestazioni elettriche.
Rivioluzione sì, ma sostenibile
Ma non pensate che si tratti solo di una questione di costi. Lo spirito Abarth non accetta compromessi. L’idea di passare all’ibrido leggero è stata scartata senza troppi rimpianti – troppo poco potente per meritare il badge dello Scorpione. Anche l’ibrido plug-in resta un’opzione remota, quasi un miraggio all’orizzonte.
Il DNA sportivo del marchio non si piega a mezze misure. O tutto o niente, questo sembra essere il messaggio. Le nuove Abarth saranno completamente elettriche, pronte a dimostrare che l’adrenalina non ha bisogno di benzina per scorrere nelle vene. Un cambio di paradigma totale, come quando dal vinile si passò al digitale.
E mentre qualcuno si asciuga una lacrima pensando ai bei tempi andati, all’orizzonte si profila già la prossima sfida: la versione sportiva della Grande Panda. Un progetto che potrebbe arrivare prima di quanto si pensi, pronto a dimostrare che il DNA Abarth può sopravvivere anche nell’era dell’elettrico. E se non sarà più il mitico suono della marmitta Abarth a far vibrare i cuori e le orecchie, poco male. I tempi cambiani, e anche l’elettrico ha i suoi brividi, ed è capace di dare carica.
Il mondo dell’auto sta cambiando velocemente, trascinando con sé anche i marchi più tradizionalisti. Le strade del futuro saranno più silenziose, ma non per questo meno emozionanti. Lo Scorpione si prepara a questa nuova avventura con la stessa grinta di sempre, pronto a dimostrare che la sportività non è questione di decibel, ma di carattere. E di carattere, Abarth ne ha da vendere.