Addio alla citycar, non sarà più venduta in Europa: anche l’Italia la saluta subito

Continuano le novità nel mercato europeo, con una storica citycar che ormai rischia di salutare anche l’Italia.

Il mondo delle auto continua a rinnovarsi e ora anche le citycar devono fare i conti con una pesante crisi. Questo non significa che non ci siano delle vendite nel settore, visto come la FIAT Panda continui a essere la più richiesta in Italia e la Dacia Sandero invece sia il veicolo numero uno per l’Europa.

Ora però è tempo di fare i conti con i SUV e con le minicar, con queste due vetture che sono diametralmente opposte, che stanno dimostrando di saper conquistare il settore. I SUV sono al giorno d’oggi i modelli maggiormente richiesti, mentre in Italia vi è un sensibile aumento per le vendite delle minicar, adatte anche per i minorenni.

Le citycar dunque diventano quella soluzione che sta via via sparendo, o almeno che sta diventando richiesta solo per determinati modelli. Proprio per questo motivo è giunto il momento di dire addio a quella che era una vettura molto richiesta, ma che sta per lasciare l’Italia e l’Europa.

Mitsubishi Space Star: ormai prossimo l’addio della citycar

Con la Mitsubishi Space Star siamo di fronte a un eccellente citycar, con questo modello che si presenta con una lunghezza da 385 cm, una larghezza da 167 cm e un’altezza da 151 cm, il che le permette di essere omologata per cinque posti. Un modello che è perfetto per la mobilità cittadina e con un motore 3 cilindri da 1193 di cilindrata.

Mitsubishi Space Star
Mitsubishi Space Star (Mitsubishi Press Media – derapate.allaguida.it)

Il picco massimo che può raggiungere questa vettura è di 71 cavalli, il che permette così di toccare un picco massimo di 167 km/h. Bene anche le prestazioni legati ai consumi, considerando infatti come si possono compiere 100 km con soli 4,9 litri. Il prezzo di partenza è molto vantaggioso, dato che si stanzia sui 15.900 Euro, ma chi la vorrà deve sbrigarsi.

In Italia sono solo 851 i modelli di Space Star che sono stati immatricolati nel 2024 e tra gennaio e febbraio si è fermi solo a 18. Risulta strana questa scarsa affinità con la clientela italiana, considerando come il suo prezzo di vendita sia vantaggioso e sia abbastanza accessoriata. In Spagna si è già deciso di ritirare la citycar dal mercato, anche perché con le difficoltà legate agli aggiornamenti dell’elettronica, diventava difficile rispettare le richieste dell’UE. Dunque non è da escludere che possa dire addio a breve anche al mercato italiano, con questa citycar che forse meritava maggiore considerazione.

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