Addio Audi, tragedia per tantissimi lavoratori: si chiude un’epoca, colpa della transizione

Sono ore caldissime per il futuro dei quattro cerchi. Audi è in bilico e l’addio getta nello sconforto migliaia di lavoratori: è praticamente la fine di un’epoca, tutto spiegato e i motivi dietro la decisione

La transizione verso le zero emissioni viene a carissimo costo, anche per i colossi (quasi) intoccabili come Audi. I quattro cerchi più celebri del mondo dell’Automotive sono in estrema difficoltà. Un qualcosa che sta toccando a tutti i principali produttori di veicoli, che si sono trovati intrappolati nei costi e nei paradossi della passaggio al full electric.

Un esempio ce l’abbiamo in casa, con Stellantis costretta a rivedere l’intera produzione di Fiat 500e per salvare lo stabilimento di Mirafiori e il marchio stesso della storica city car. Le auto elettriche non tirano quanto i brand si aspettavano. E quelle poche che si vendono non giustificano la mole di costi necessaria per realizzarle. Un paradosso che ha tirato giù anche Audi ed il Gruppo Volkswagenattualmente costretti a fronteggiare la crisi e le proteste che incalzano da sindacati e lavoratori.

Proteste che hanno avvolto lo stabilimento di Bruxelles, in Belgio, dove Audi produce le ammiraglie elettriche Q8 e-tron e Q8 Sportback e-tron. Quest’ultime sono a rischio estinzione, vista la scarsissima richiesta da parte del mercato e la poca sostenibilità del progetto (e soprattutto dei costi, ndr).

Audi in crisi, è caos a Bruxelles: a rischio migliaia di dipendenti

Nonostante lo sforzo dei sindacati, il futuro dello stabilimento Audi di Bruxelles sembra ormai segnato. Oltre 3.000 dipendenti si avviano verso il licenziamento: una mannaia pronta a cadere entro la fine di questo 2024, che taglierà migliaia di famiglie dal ramo dei quattro cerchi.

Chiusura dello stabilimento Audi a Bruxelles, le proteste dei lavoratori
Chiusura dello stabilimento Audi a Bruxelles, le proteste dei lavoratori (ANSA) derapate.allaguida.it

In maniera vana i sindacati hanno cercato di mediare e trovare una soluzione di conversione e salvaguardia dello stabilimento. Addirittura Audi ha cercato nuovi investitori per tenere in piedi il tutto e non ricorrere a soluzioni drastiche. Purtroppo nessuno dei 26 offerenti è stato ritenuto adeguato dalla dirigenza tedesca (raccontano i media belgi), forzando il brand a chiudere battenti.

Una decisione che Ronny Liedts, negoziatore del sindacato ACV-CSC nello stabilimento belga, ha commentato con estrema delusione: “Nessuna alternativa è stata realmente presa in considerazione… Pare che l’unica cosa davvero voluta da Audi è la chiusura dello stabilimento in tempi rapidi”. Nel mentre migliaia di dipendenti restano col fiato sospeso, in attesa di quello che appare sempre più come inevitabile.

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