BMW e Toyota sono tra i marchi più rivoluzionari al mondo e ora c’è una decisione che manda in pensione benzina ed elettrico.
La mobilità a livello mondiale sta subendo una serie di evidenti cambiamenti, con l’elettrico che sembra essere sempre di più il futuro. In realtà sono molti ormai coloro che non vedono più di buon occhio questo cambiamento, tanto è vero che si sta virando verso una progettazione che può tornare a essere molto più termica.
La critica di molti è però dettata dal fatto che non si può buttare via tutto il tempo che è trascorso in questi mesi per la progettazione di auto elettriche, ma si ha modo di dare vita a nuove forme di auto. Lo si vede con i casi di BMW e di Toyota, dei favolosi marchi che sono sempre stati all’avanguardia e vogliosi di progettare, ma allo stesso tempo dando sempre uno sguardo alle vendite e ai risultati finali.
Ecco allora come mai sono proprio queste due le aziende che stanno subendo critiche da parte di che vorrebbe solo auto elettriche nel mondo, ma intanto sono Toyota e BMW le più sviluppate per quanto riguarda l’idrogeno. La Mirai dell’azienda asiatica è probabilmente quella più rinomata e amata da tutti coloro che sono interessati a questo nuovo carburante, ma ora anche dalla Germania giungono grandi novità.
La BMW dunque sfida la Toyota Mirai con la iX5 Hydrogen, un modello che per il momento è solo sperimentale, ma tramite esso la casa bavarese avrà modo di sviluppare ancora di più queste automobili che si presentano comunque già molto interessanti. Per prima cosa piace moltissimo la potenza di questo modello, con il motore elettrico che è alimentato dalla presenza di un serbatoio con 6 kg di idrogeno e può erogare un massimo di 400 cavalli.
Con questi 6 kg, l’auto ha modo di percorrere complessivamente 500 km, davvero niente male, se non fosse che il costo dell’idrogeno è ancora elevato, attorno ai 15 Euro ogni kg. Un aspetto che poi dovrà essere rivisto è il vapore acqueo che forma una sorta di nuvola ogni volta che si preme con maggiore insistenza l’acceleratore.
Se però per l’elettrico siamo solo agli albori, per l’idrogeno siamo a tutti gli effetti “all’età della pietra”, dunque è necessario avere pazienza. L’idrogeno è una soluzione interessante per il prossimo futuro e garantisce di abbattere le emissioni di CO2 nell’aria, dunque anche l’ambiente ringrazia.
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