Gli appassionati di Alfa Romeo resteranno a bocca aperta di fronte ai venti esemplari realizzati a mano per pochi fortunati collezionisti
Quando si parla del brand Alfa Romeo, l’attenzione è sempre massima. D’altronde, lo storico marchio italiano vanta un prestigio e un rispetto collettivo che solo pochi altri pochi brand automobilistici sono in grado di eguagliare. L’interesse per qualsiasi novità inerente al mondo del Biscione accende i cuori di tutti gli appassionati sparsi ovunque nel mondo.
Anche l’ultima novità circa la casa di Arese ha infiammato il web e i suoi fan più scatenati. A quanto si apprende, si tratterebbe di una produzione artigianale a tiratura limitata di soli venti esemplari costruiti integralmente a mano da sapienti carrozzieri. L’idea del progetto in corso ha lo scopo di rispolverare un mito Alfista del secolo scorso, esasperandolo con i mezzi e la tecnologia contemporanea.
Nell’ultimo decennio, il successo dei restomod sta conquistando sempre più terreno ricevendo larghi apprezzamenti anche dagli appassionati più integralisti, spesso scettici in tutto ciò che non sia conforme e fedele all’originalità delle auto da collezione. Eppure, l’idea di rispolverare vecchi miti automobilistici e rivisitarli in chiave contemporanea sembra una moda che si sta costruendo un pubblico sempre più consistente.
Il restomod di Alfa Romeo infiamma un mito del passato
L’ultimo progetto di restomod ha coinvolto un successo di Alfa Romeo degli anni ’80. Si tratta della creazione artigianale di venti esemplari di Alfasud Sprint, realizzata dalla azienda portoghese Alma che è specializzata nei restauri di auto dall’interesse storico e collezionistico
L’ispirazione dei tecnici di Alma è stata la versione Sprint 6C, un prototipo destinato alle corse ma che non ha mai visto alcuna partecipazione, vista la scelta di interrompere il progetto congiunto tra il reparto corse Alfa Autodelta e la carrozzeria Zagato.
I venti gioielli realizzati interamente a mano dalla Alma si rifanno al prototipo sopra citato. A contraddistinguerli i numerosi elementi in carbonio e personalizzazioni praticamente illimitate. Il propulsore scelto è il famoso 4 cilindri boxer dell’Alfa Romeo Alfasud Sprint, portato a una cubatura di 1,8 litri. Le modifiche meccaniche hanno fatto sì che questa auto rivisitata sia in grado di raggiungere i 160 CV di potenza massima con un peso di appena 880 Kg.
Ancora nessuna notizia dal fronte dei prezzi, che si preannunciano proibitivi ai più, considerando anche il numero estremamente limitato degli esemplari che saranno prodotti. Non ci sono dubbi – lo prevediamo già – sul fatto che nessuno resterà invenduto.