Novità importanti in casa Alfa Romeo, con la decisione di Stellantis che è davvero drastica e ora gli italiani sono infuriati.
Non è un periodo semplice per il Gruppo Stellantis, né tantomeno per il mercato automobilistico italiano. Si sa che la maggior parte dei marchi del Belpaese fanno parte proprio del noto gruppo, con Alfa Romeo che è uno dei più blasonati e che ora sta cercando di dare il via alla sua rivoluzione con un nuovo CEO dopo Imparato.
Ha un po’ fatto discutere il fatto che sia stato scelto Santo Ficili per questo ruolo, con il dirigente che infatti dovrà ricoprire la medesima carica anche in casa Maserati. Uno sdoppiamento dei ruoli che dovrà portare comunque a una quadratura del cerchio per due dei più importanti marchi italiani.
Le novità in casa Alfa non mancano di certo e lo si vede con il caso dei SUV, con la Stelvio che è un colosso tra i più amati, mentre ora è tempo di ammirare la Junior. Il piccolo crossover in questione è un altro molto apprezzato, con la possibilità di averlo ora anche in versione a trazione integrale. L’Alfa Romeo però valuta con attenzione alcune innovazioni, con un SUV che ora cambia volto.
Alfa Romeo Tonale: addio all’Italia?
Con la Tonale siamo di fronte a un SUV di medio grandi dimensioni, con questa vettura che si presenta con una lunghezza da 453 cm, una larghezza da 184 cm e un’altezza da 160 cm. Questo le permette di essere omologata per cinque persone, con ampio spazio per tutti i passeggeri al suo interno.
Sono diverse le scelte legate alla motorizzazione, con la Tonale che la si può avere nella variante Mild Hybrid, ma anche plug-in e a gasolio. Ci sono delle voci però che parlano di un possibile cambio di collocamento nella produzione, con la Tonale che non sarà più prodotta in Italia, ma bensì passerà nello stabilimento di Sochaux, in Francia.
Queste voci sono riportate da italpassion.fr, con l’idea dunque di Stellantis che sarebbe quella di portare avanti il progetto della Tonale nello stesso luogo nel quale è prodotta la Peugeot 3008. Non è ancora chiaro, ma se così dovesse avvenire sarebbe sicuramente un altro durissimo colpo per la produzione italiana e non aiuterebbe di certo a distendere i rapporti con il Governo, soprattutto dopo che la produzione della Junior fin da subito è iniziata in quel di Tychy, in Polonia.