Un gigante dell’auto elettrica si trova nei guai: quasi 100.000 vetture potrebbero prendere fuoco. La notizia ha scosso il settore e preoccupato migliaia di automobilisti.
Le strade si riempiono sempre più di veicoli elettrici, silenziosi e all’apparenza perfetti. Ma anche la tecnologia più avanzata può nascondere difetti pericolosi. Lo sa bene un’azienda che in pochi anni è diventata leader nel settore, conquistando il mercato con modelli innovativi e prezzi competitivi. Ora però si trova ad affrontare un problema serio, che rischia di mettere in discussione anni di duro lavoro e successi.
La vicenda fa eco ad analoghi inciampi che in passato hanno coinvolto altri marchi famosi, costretti a richiamare milioni di auto per difetti di fabbricazione. Questa volta però il rischio sembra ancora più grave: si parla di possibili incendi, un pericolo che nessun automobilista vorrebbe mai correre. La notizia ha fatto il giro del mondo in poche ore, rimbalzando sui social e scatenando dibattiti accesi tra esperti e appassionati.
Il richiamo che preoccupa il mercato delle auto elettriche
BYD, è il nuovo mega marchio cinese che sta sfidando Tesla. Tecnologia, design, prezzo: tutto sembra girare a suo vantaggio. Ma improvvisamente è arrivato tra capo e collo l’imprevisto. L’azienda ha annunciato il richiamo di circa 97.000 veicoli. Si tratta di un difetto è preoccupante, e pericoloso, perché potrebbe causare incendi. Il richiamo riguarderà Dolphin e Yuan Plus, due delle auto più vendute del marchio, prodotte tra fine 2022 e 2023.
La notizia giunge direttamente dall’ente che in Cina regola il mercato. È quindi decisamente ufficiale. Il problema è stato individuato all’unità di controllo dello sterzo, un componente che in certe condizioni potrebbe surriscaldarsi fino a prendere fuoco. È Un rischio che BYD non può permettersi di correre, soprattutto ora che è diventata leader mondiale nelle vendite di auto elettriche.
I numeri sono piuttosto pesanti: nel 2023 BYD ha venduto circa 3 milioni di veicoli, e i due modelli richiamati rappresentano oltre un quarto del totale. Un successo straordinario, costruito in pochi anni grazie a prodotti innovativi e prezzi aggressivi. Ora però l’azienda deve dimostrare di saper gestire anche le situazioni di crisi.
Per risolvere il problema, BYD ha deciso di intervenire su tutte le auto coinvolte. I concessionari dovranno installare una riparazione fisica, probabilmente sostituendo il componente difettoso. Non è chiaro se il richiamo riguardi solo la Cina o anche altri paesi dove BYD vende le sue auto. Molti proprietari all’estero sono in attesa di informazioni.
Non è la prima volta che BYD deve affrontare un richiamo, ma mai di queste proporzioni. Nel 2022 aveva già dovuto risolvere il problema alle batterie di alcuni modelli ibridi, sempre legato al rischio di incendi. Questa volta però la situazione sembra più seria, sia per i numeri coinvolti che per l’importanza dei modelli interessati.
