Allarme smog, rischi di restare a piedi: questi veicoli non potranno circolare

Questi veicoli non potranno più circolare. Il rischio è di restare a piedi. Esplode l’allarme smog.

I dati sono di pochi giorni fa e sono allarmanti. L’Italia figura assieme alla Polonia nella lista dei Paesi con più elevato tasso di inquinamento e la situazione, nonostante la consapevolezza, potrà migliorare in tempi brevi. Il report che sancisce uno stato di cose tutt’altro che esaltante e di cui andare orgogliosi, è stato pubblicato dalla Commissione Europea in compartecipazione con l’Agenzia Europea per l’Ambiente e riguarda il monitoraggio dei livelli di concentrazione del particolato fine, il Pm 2.5, all’interno dei confini continentali.

L’indagine sottolinea come in molti degli Stati membri l’aria sia piena di smog. La parte orientale del Vecchio Continente sembrerebbe essere particolarmente compromessa, anche se alcuni provvedimenti presi per diminuire l’uso dei pesticidi e l’abbandono dei rifiuti plastici in mare, avrebbero leggermente migliorato l’andamento. Di certo è che, nello Stivale, per la prima volta quest’anno, si è dovuto correre ai ripari a causa dello sforamento dei limiti, imponendo lo stop alla circolazione di alcuni veicolo.

Italia capitale dell’inquinamento, l’Emilia Romagna interviene in maniera drastica

Sebbene i severi provvedimenti presi per incentivare la diminuzione dell’uso dei pesticidi e scoraggiare l’abbandono dei rifiuti plastici in mare abbiano cominciato a dare dei frutti, la qualità dell’aria che si respira continua ad essere pessima o non buona, ragion per cui da qui al 2030 sono attese nuove restrizioni, come ad esempio quelle relative al riscaldamento in inverno. Veneto, Piemonte e Lombardia sono da maglia nera, ma anche l’Emilia Romagna, stando sempre ai dati della UE, non è messa bene.

Non stupisce quindi apprendere che proprio la regione della riviera abbia deciso di adottare misure emergenziali per far rientrare le rilevazioni nella norma.  I primi stop sono stati imposti martedì scorso e alla luce di un andamento ancora fuori norma si è resa necessaria la proroga fino a lunedì 10 marzo compreso.  A mali estremi, estremi rimedi, quindi le prime ad essere fermate sono state le auto, nella fattispecie le diesel fino ad Euro 5.

Una donna regola il riscaldamento di casa
Italia capitale dell’inquinamento, l’Emilia Romagna interviene in maniera drastica – Derapate.allaguida.it

Il poco edificante bollettino dell’Argenzia Regionale per l’Ambiente, ha quindi imposto un’altra rinuncia ai cittadini. Nelle abitazioni private le temperature non potranno essere superiori ai 19 °C, mentre nel spazi commerciali e ricreativi non dovranno andare oltre ai 17 °C.  Infine, è stato definito il divieto di combustione all’aperto, l’uso di biomasse e la sosta in vettura con motore acceso.

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