La situazione legata ai trasporti sta diventando insostenibile in Italia e ancora una volta scatta uno sciopero.
Negli ultimi mesi sembra davvero impossibile poter anche solo pensare di poter usare dei treni in Italia, considerando come gli scioperi siano ormai all’ordine della settimana. Sempre più cittadini devono fare i conti con le rivolte da parte dei lavoratori, con questi che giustamente vogliono fare sentire la propria voce.
Purtroppo non sembrano esserci ancora le condizioni per trovare un accordo, il che non fa altro che fare sì che gli scioperi continuino e dunque anche i cittadini non siano in grado di usufruire di questi servizi. Sono soprattutto i treni a dover fare i conti con la rivolta dei lavoratori, con le varie sigle sindacali che stanno cercando di farsi sentire.
Ora però la situazione sta diventando davvero insostenibile, tanto è vero che è giunto il momento anche per CGIL e CISL di dare un segnale forte. Queste sigle sono sicuramente tra le più conosciute e con un maggiore peso a livello politico e sindacale, con la loro presenza che permetterà così di dare vita a uno sciopero di ben 24 ore che potrebbe portare finalmente alla soluzione tanto attesa.
Sciopero 1 aprile: cosa cambia
Ancora una volta è stato annunciato uno sciopero, con questo che scatterà l’1 aprile, e non si tratta di certo di uno scherzo tipico di questa data. A sottolineare le problematiche che hanno portato a questa nuova decisione, ci hanno pensato le sigle sindacali Filt Cgil, la Fit Cisl, la Uiltrasporti, la Ugl Fna e la Faisa Cisal.

Tutte assieme infatti vogliono sottolineare come sia necessario arrivare il prima possibile al rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori del trasporto pubblico locale. Lo sciopero dell’1 aprile è solo la seconda fase, come si evince anche su tgcom24.mediaset.it, della conseguenza derivata dal raffreddamento e dall’esito negativo dell’incontro per poter trovare una soluzione che possa essere equa per i lavoratori.
Le sigle sindacali sottolineano come per loro sia necessario trovare una piena validità e operatività contrattuali, con queste che devono essere sottoscritte senza nuove verifiche. Servono grossi rinnovamenti da un punto di vista strutturale nel mondo dei trasporti ed è essenziale che ci possa essere una mobilitazione che possa finalmente fare in modo che i lavoratori possano essere aiutati. L’1 aprile dunque sarà un giorno da segnare sul calendario, perché sarà alto il rischio di annullamento di viaggi.