Questo carburante rivoluziona tutto, giri il mondo a basso impatto ambientale. Sarà una vera rivoluzione.
I mezzi di trasporto sono stati a lungo (e continuano ad essere) tra i principali responsabili dell’inquinamento e delle emissioni dannose nell’aria. Da tempo, anche su spinta delle istituzioni, l’industria si sta muovendo verso una mobilità sempre più sostenibile: nel settore delle auto, per esempio, la transizione elettrica è ormai avviata, così come nelle moto e nei mezzi di trasporto come autobus e pullman.
E’ necessario, però, fare un ulteriore step per poter raggiungere l’obbietivo della neutralità carbonica tanto agognato dalle istituzioni: i trasporti aerei sono aumentati moltissimo negli ultimi anni, e il carburante che viene utilizzato è inquinante. L’industria aerea ha dunque effetti piuttosto importanti per il nostro ecosistema, ecco perché si sta lavorando per far si che anche in questo ambito si possa arrivare a viaggiare in modo più ecologico e ad utilizzare tecnologie a minore impatto ambientale rispetto a quelle attuali. Adesso anche su questo fronte sembrano esserci risvolti positivi in ottica futura.
Tra le alternative all’elettrico che stanno venendo maggiormente sviluppate dalle aziende c’è sicuramente l’idrogeno. Già nel settore delle auto marchi come Toyota hanno iniziato a sperimentare in questa direzione, ma adesso anche per quanto riguarda gli aerei si starebbe sviluppando una tecnologia capace di utilizzare l‘idrogeno liquido come carburante.
Un consorzio di 15 partner, provenienti 7 paesi europei più il Sudafrica, tra cui figura anche l’Italia con ENEA, Cnr, Univeristà degli studi di Roma La Sapienza e Università degli Studi Niccolò Cusano, stanno lavorando al progetto Hydrogen Aircraft Sloshing Tank Advancement (HASTA).
Lo studio, finanziato per oltre tre milioni di euro dal programma Horizon Europe, punta a sviluppare una nuova tecnologia ad idrogeno che possa aiutare l’industria aerea ad avere una maggiore sostenibilità ambientale. Se si riuscisse a rendere questa tecnologia accessibile e praticabile su larga scala (viste le attuali difficoltà di stoccaggio e gli alti costi dell’idrogeno) sarebbe una vera rivoluzione per il settore dell’aviazione.
Il progetto sta lavorando proprio su questi fronti, in particolare sulla progettazione di un serbatoio che permetta di conservare l’idrogeno in sicurezza e sul comportamento dell’idrogeno in volo. La speranza, ovviamente, è quella di riuscire a trovare la chiave per rendere l’idrogeno una alternativa sicura, percorribile, e soprattutto dai costi accessibili in modo da favorire la transizione verso aerei a minor impatto ambientale.
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