Grandi cambiamenti all’orizzonte in casa Audi, con la novità che lascia sorpresi tutti gli appassionati che “temono” il passaggio alla Cina.
Ormai sta diventando sempre più evidente a tutti come la Cina sia diventata una delle principali nazioni al mondo per quanto concerne la produzione automobilistica. Lo Stato asiatico ha un grande vantaggio per quanto riguarda la produzione di auto elettriche, con gran parte della materia prima che è presente nei suoi confini.
Ecco perché anche grandi aziende possono essere comprate, come il caso più eclatante che è quello legato all’Audi. Il colosso del Gruppo Volkswagen ha evidenziato in modo chiaro a netto la propria volontà nel passare a una produzione che possa essere quanto più elettrica possibile nei prossimi anni, con la possibilità di diventare del tutto a impatto zero.
Questo fa sì che ci si possa avvicinare in modo ancora più sensibile alla Cina, considerando inoltre come l’Audi sia all’interno al Gruppo Volkswagen, con questi che di certo non sta attraversando un grande periodo. Da tempo dunque si sta parlando di un possibile interessamento da parte della NIO per l’acquisizione di parte dell’Audi, ma ora ci sono una serie di smentite che sembrano dimostrare come non ci sia interesse da una parte e dall’altra.
Da tempo si rincorrono le voci di una NIO interessata a mettere le mani sulla fabbrica belga dell’Audi, ma per ora da Vorst tutto tace. Le motivazioni sono tra le più disparate, partendo per prima cosa dal fatto che l’Audi al momento non sta riuscendo a sostenere i costi della fabbrica in Belgio, con questo stabilimento che è adibito alla produzione della Q8 e-Tron.
A quanto pare però la NIO smentisce categoricamente la possibilità di acquisizione dello stabilimento, con le parole di William Li, ovvero il CEO dell’azienda, che sono chiare. La casa cinese non ha modo di poter sostenere le spese per una fabbrica che non riesce a sostenersi grazie ad Audi.
Dunque per il momento sembrano rimandate al mittente le voci che vogliono una NIO pronta ad acquisire la fabbrica di Vorst, ma non è da escludere che ciò avvenga in futuro. La Cina deve fare fronte a dei dazi molto elevati per l’esportazione in Europa, dunque l’idea è quella di avere delle sedi nel Vecchio Continente, come ha fatto la BYD in Ungheria. Si tratta di una vera ritirata o di semplice strategia da parte della NIO?
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