Pazzesca notizia da parte del Governo, con le auto cinesi che ora saranno vietate, con conseguenze gravissime.
Negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale il ruolo della Cina nel mondo automobilistico, con tante grandi nazioni che si sono dimostrate in grado di alzare sensibilmente l’asticella. Sono infatti sempre di più le persone che in tutto il mondo hanno deciso di fidarsi di queste realtà, il che però non fa altro che mettere pressione ai marchi storici.
Non deve sorprendere dunque se molti colossi stiano cercando di correre ai ripari e lo stesso è ciò che stanno cercando di attuare i Governi di tutto il mondo. Lo si vede anche in Europa, con l’UE che ha deciso di dare vita a dei dazi spesso molto elevati nei confronti di tutte quelle vetture che prevedono delle componenti che giungono dalla Cina.
Questo ha causato delle serie ripercussioni, come lo si può evincere per esempio con la MG, marchio che stava trainando il mercato cinese, ma che ha subito un rallentamento dopo l’introduzione dei dazi. Se in Europa però non vi è di certo l’intenzione di bloccare la vendita di queste auto, dall’altra parte del globo si sta ragionando per dare forma a delle Leggi molto più stringenti, con gli USA che hanno preso una durissima decisione.
Trump blocca le auto cinesi: la notizia è pazzesca
Che Donald Trump stia cercando in tutti i modi di salvaguardare l’economia americana è cosa nota a tutti, ma per fare in modo che ci sia un sostegno alle aziende americane, ecco che si sta andando verso il divieto delle auto cinesi. Una scelta che però non è del tutto farina del sacco di Trump, perché già il suo predecessore Joe Biden aveva portato avanti dei dazi elevatissimi verso le vetture provenienti dalla Cina.
Ora però si va nella direzione del divieto di utilizzo di software e hardware cinesi, con queste che sono delle componenti essenziali per poter garantire il corretto funzionamento dell’auto. Non sarà però un’operazione che partirà da subito, tanto è vero che le prime restrizioni inizieranno dal 2027 per i software e dal 2029 per gli hardware.
La Cina però non è l’unica nazione che è messa sotto osservazione, con questo divieto che rientra in un piano di sicurezza nazionale, ma lo stesso accade anche per tutte queste componenti che sono prodotte in Russia. Questi divieti però non riguarderanno quelle case americane, come Ford o General Motors, che producono software in Cina prima dell’introduzione della Legge, così sono contenti tutti.