Auto elettriche, brutte notizie per tutti: il “sogno” è stato già rimandato

Il sogno dell’auto elettrica si scontra copn una pessima notizia, specialmente per chi sperava in un futuro prossimo decisamente più economico

Aspettavamo il modello leader a prezzo più basso, si erano accese tante speranze, perché un’auto elettrica di punta e capace di avvicinare una nuoca fascia si mercatio a questa tecnologia sembrava ormai a portata di mano. Era una promessa che davamo ormai per scontata, un SUV elettrico a prezzo budget, pronto a cambiare le regole del gioco.

La realtà, invece, si è fatta sempre più complicata, gli ostacoli sono arrivati uno dopo e la produzione negli Stati Uniti non partirà a breve come si pensava. Insomma, la Model Y a prezzo “umano” resta un miraggio: Tesla ha spostato tutto in avanti di diversi mesi e ora si parla di un obiettivo di 250.000 unità, ma solo nel 2026, un’attesa che pesa soprattutto per chi sperava di vedere presto un’alternativa davvero accessibile.

L’auto elettrica economica si fa attendere

Tesla aveva puntato molto su questo progetto, che internamente si chiama E41 e l’idea era semplice: offrire una Model Y più compatta e meno costosa, con un prezzo inferiore di circa il 20% rispetto al modello attuale. I conti sono presto fatti, dato che oggi la Model Y Long Range AWD costa circa 49.000 dollari negli Stati Uniti, senza contare gli incentivi, e anche con i bonus resta fuori dalla portata di molti.

Auto elettrica
Tesla Model Y (Tesla) – derapateallaguida.it

La versione E41 avrebbe dovuto cambiare colmare un gap importante tra sogni e reale possibilità si acquisto, ma ora bisognerà aspettare almeno fino al 2026 per vederla sulle strade americane.

Non sono stati spiegati i motivi precisi di questo ritardo; si parla di problemi nella produzione, nella catena di fornitura e forse anche di scelte strategiche: un bel pasticcio. Tesla, nel frattempo, ha aggiornato la Model Y originale, ma il prezzo non si è abbassato e gli analisti avvertono che il rischio di un calo delle vendite è concreto, dato che il marchio non è immune da questioni di immagine e la vicinanza a figure politiche controverse potrebbe pesare sulle scelte di chi compra. Lo abbiamo già visto in questi mesi difficilissimi per il marchio di Elon Musk.

Il panorama delle auto elettriche intanto si fa sempre più affollato, i concorrenti crescono, soprattutto dalla Cina, e Tesla deve correre per non perdere terreno, dato che Elon Musk aveva promesso una piattaforma da 25.000 dollari, una rivoluzione per il settore, ma poi ha cambiato priorità, puntando sui robotaxi, una mossa che ha lasciato in sospeso chi attendeva una Tesla più popolare.

C’è anche la questione dei dazi e delle forniture, perché con l’aumento delle tariffe e le difficoltà nella catena di approvvigionamento, Tesla cerca di affidarsi a componenti nordamericani con l’obiettivo di ridurre costi e complicazioni, ma la strada è ancora lunga. E purtroppo sarà anche molto complicata e incerta.

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