Notizie preoccupanti per coloro che guidano le vetture elettriche, poiché l’allarme è ormai diffuso dovunque: bisogna stare attenti.
Il mercato delle automobili elettriche sta crescendo a ritmi più blandi rispetto a quanto sperato dagli esperti, ma ormai è una consolidata realtà, rispetto alla quale si stanno favorendo continui miglioramenti tecnologici per rispondere alle esigenze della clientela. Tuttavia, ci sono molti fattori da considerare e altrettanti aspetti sui quali lavorare. La sicurezza delle nuove vetture resta sempre quello principale, ma si richiede grande impegno da parte dei costruttori e dei governi in Europa per garantire maggiore autonomia temporale alle batterie e fornire adeguati sistemi di ricarica nelle città.
A tal proposito, negli ultimi tempi, sta arrivando l’allarme per una situazione direttamente collegata all’aumento del prezzo del metallo ma legata soprattutto alla rete di colonnine elettriche usate per ricaricare le batterie delle automobili elettriche. Pare infatti che il trend negativo riguardante i prezzi continui a essere in salita, perciò aumentano di pari passo anche i furti.
Furti che riguardano le stazioni dove sono posizionate le colonnine di ricarica per le auto elettriche. Infatti, i ladri le stanno prendendo di mira per sottrarre il rame che si trova nei cavi delle strutture che ha un valore enorme in questo momento. In tal modo, possono rivenderlo sul mercato nero e guadagnare ingenti somme a discapito delle regole ma anche a livello individuale di chi deve ricaricare la vettura. Ma quanto è diffuso questo fenomeno?
Auto elettriche, utenti preoccupati: sta succedendo sempre di più
Una volta sottratto il rame, la stazione di ricarica è praticamente fuori uso e ne va cercata un’altra. Non sempre sono queste strutture sono vicine fra di loro e ciò inibisce ulteriormente chi di base era già scettico circa il passaggio alle vetture green, nonostante i vantaggi innegabili sull’impatto ambientale, essendo questo problema molto diffuso. Anthony Lambkin, vicepresidente delle operazioni di Electrify America, ha rivelato che: “In una stazione di Seattle, i cavi sono stati tagliati sei volte nell’ultimo anno”. Anche la Tesla ha fatto sapere che alcune sue stazioni sono state danneggiate a Seattle, Oakland e Houston. Il problema insomma riguarda gli USA almeno per il momento, ma potrebbe interessare anche noi italiani.
Il rame che si ricava da ogni cavo non è molto ed è per questo che i ladri ne danneggiano sempre di più. In termini economici si ricavano circa 15/20 dollari da ogni filo, perciò i malintenzionati lavorano su grandi quantità. Per i proprietari delle colonnine il prezzo per rimediare al danno invece è alto: sostituire appena un cavo costa fino a 1.000 dollari, come ha confermato Joe Laurin, project manager del Dipartimento dei lavori pubblici di Minneapolis. Al momento si sta cercando di intervenire aumentando la vigilanza, ma per il mercato dell’elettrico è l’ennesimo duro colpo.