Presto arriveranno elettriche a prezzi dimezzati rispetto ai vecchi listini europei. Come è possibile, e cosa sta succedendo?
Non occorre ripetere che il prezzo è lo scoglio sul quale si infrangerà la transizione elettrica, oppure diventerà il più grande incentivo alla sua accelerazione. Un quadro che è chiarissimo a tutti, e soprattutto alla CIna. Le auto elettriche cinesi stanno per invadere l’Europa con prezzi mai visti prima.
Sono due i colossi industriali che hanno deciso di unire le forze: da una parte Saic Motor, che produce milioni di auto all’anno, dall’altra Huawei, il gigante della tecnologia. Insieme hanno creato Shangjie, un nuovo marchio che promette di vendere elettriche a partire da 20.000 euro. Una cifra che sembra impossibile per noi europei, abituati a spendere almeno 35.000 euro per una piccola a batteria.
La ricetta del successo
Il primo modello nascerà da una base Roewe già collaudata. Gli ingegneri l’hanno trasformata in due versioni elettriche: una più semplice per chi vuole spendere poco, l’altra con batteria più grande per chi cerca più autonomia. I prezzi partono da 19.695 euro e arrivano a 32.825 euro per il modello top.
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Saic Motor non improvvisa: produce già auto da anni e sa come tenere bassi i costi. Huawei ci mette il cervello elettronico, quel sistema Harmony che fa funzionare già altre auto di lusso cinesi. Shangjie diventa così il quinto marchio a usare questa tecnologia, portandola per la prima volta su auto economiche.
Nelle fabbriche cinesi il secondo modello è già in lavorazione. La produzione del primo inizierà tra pochi mesi. Le linee di montaggio sono pronte, i robot programmati, i fornitori allertati. Presto vedremo i risultati dell’invasione, e c’è da scommettere che lascerà il segno.
I dirigenti di Stellantis e Volkswagen guardano preoccupati a est. Le loro elettriche più economiche costano il doppio. Non possono abbassare troppo i prezzi: le fabbriche europee hanno costi più alti, i dipendenti sono pagati meglio e la concorrenza cinese rischia di mangiarsi una grossa fetta di mercato.
Il mondo dell’auto sta cambiando velocemente. Le elettriche cinesi, spinte dalle sinergie tecnologiche e da un costo del lavoro competitivo sono un treno in corsai. I costruttori europei devono trovare nuove idee per non perdere terreno.
Un fatto è certo: gli automobilisti sono stanchi dei prezzi troppo alti: l’idea dell’elettrico come nicchia per ricchi non ha convinto nessuno. Molti vogliono passare all’elettrico senza svuotare il conto in banca. Shangjie potrebbe essere la risposta che aspettavano