Auto elettriche, svolta dalla Cina: ci sono già riusciti

Le auto elettriche sono alla base del successo della Cina sul mercato delle quattro ruote, ed ora arriva una notizia pazzesca.

Tutto il mondo parla di auto elettriche, anche se per il momento, quasi nessuno sembra gradirle. Le emissioni zero vengono viste come il futuro del settore automobilistico, e chissà che un giorno non troveranno il modo di farsi apprezzare per davvero. Di sicuro, la Cina è il paese dove queste vetture vanno per la maggiore, ed i grandi costruttori che hanno deciso di puntare su di loro, anche multinazionali come Xiaomi e Huawei che nulla hanno a che fare con le auto ufficialmente, hanno fatto bingo.

Le auto elettriche, almeno per ora, sono apprezzate realmente solo in Cina, ed i grandi investimenti dei vari brand hanno portato a risultati importanti. Infatti, sono stati acquisiti enormi vantaggi sulla concorrenza globale, come nello sviluppo delle batterie e nel contenimento dei costi, che permette prezzi di vendita più bassi. Proprio su questo aspetto, c’è un’altra grande notizia che riguarda il mercato cinese, che inizia a far paura anche al mondo del termico. Ecco tutti i dettagli.

Auto elettriche, rivoluzione dalla Cina

Nel settore delle auto elettriche, la Cina è la regina assoluta, con il colosso BYD che in molti frangenti, a livello di vendite, ha messo pressione persino alla regina Tesla. Secondo un’analisi di Bloomberg, una fonte quantomai affidabile, i prezzi delle BEV in Cina hanno pareggiato quelli delle termiche, fantascienza pura in Europa ed in tutto il resto del pianeta, ma nel paese del Dragone ciò è accaduto.

BYD che risultato
BYD in mostra (Yangwang) – Derapateallaguida.it

Anzi, è più corretto dire che le auto elettriche sono meno costose, visto che hanno un prezzo medio di 32.138 dollari, contro i 34.296 di un’auto a combustione interna. Tra di loro si inserisce il prezzo medio delle Plug-In Hybrid, le ibride ricaricabili tramite una presa di corrente esterna, con un prezzo medio di 34.290 dollari. Pensate che, ad oggi, il 64% delle BEV cinesi costa meno dei motori termici equivalenti, un risultato a dir poco strepitoso.

Si tratta, senza alcun dubbio, di una grande gioia per chi ha sempre creduto nelle vetture ad emissioni zero, ma anche di una preoccupazione, perché ci conferma quanto la Cina sia nettamente davanti, ed il gap con le altre nazioni, invece che affievolirsi, pare allargarsi strada facendo. Vedremo se le cose cambieranno o meno nei prossimi anni, ma per far sì che ciò accada, serviranno degli investimenti molto pesanti.

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