Autostrada, nuovi aumenti in Italia: mazzata pesante, quando cominciano

Autostrada, scoppia l’allarme tra gli automobilisti: presto potrebbero esserci nuovi aumenti, ecco da quando. Esplode la polemica.

Moltissimi italiani si apprestano, come ogni estate, a mettersi al volante della propria auto per raggiungere la meta delle proprie vacanze e godersi qualche giorni di ferie. Evitare treni e aerei, però, non toglie un grande dispendio economico per chi deve attraversare il nostro paese, non soltanto per il carburante ma anche per quello che riguarda il pagamento dell’autostrada.

Il pedaggio autostradale può pesare davvero molto sulle tasche dei cittadini e sul costo del viaggio, e presto potrebbe farlo ancora di più: potrebbero infatti arrivare importanti aumenti sulle tariffe, una notizia che ha certamente allarmato i cittadini, già alle prese con rincari in praticamente ogni settore e con la complicata situazione economica del paese.

Questi potrebbero essere gli ultimi giorni utili per mettersi in viaggio usufruendo delle tariffe attualmente previste, tra qualche settimana infatti si potrebbero trovare tariffe ben più elevate se dovesse essere confermato l’ultimo emendamento presentato, che tanto sta facendo discutere nelle ultime ore.

Nuove tariffe in autostrada: aumenti alle tariffe con l’emendamento

Presto le tariffe in autostrada potrebbero subire degli importanti aumenti, e la situazione ha già scatenato diverse critiche non solo tra gli automobilisti ma anche tra le istituzioni. Dei relatori al decreto Infrastrutture infatti hanno presentato un emendamento che prevede l’aumento del canone corrisposto dalle concessionarie all’Anas. Dal prossimo 1 Agosto se dovesse venire approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti i pedaggi autostradali potrebbero dunque essere più costosi per i clienti.

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Nuove tariffe in autostrada: aumenti alle tariffe con l’emendamento (AnsaFoto) – derapate.allaguida.it

L’obbiettivo dell’emendamento sarebbe rientrare dai costi sostenuti negli ultimi anni, e riuscire a coprire i circa 90 milioni di euro all’anno necessari a coprire il fabbisogno. Cifra che, ovviamente, ricadrebbe sugli automobilisti. L’aumento considerato sarebbe un millesimo di euro al chilometro per veicolo, ma tenendo conto dell’inflazione verrebbe rivisto ogni due anni, ed è dunque destinato ad aumentare. Questa cifra verrebbe girata all’Anas dalle concessionarie autostradali, come si legge sulla Gazzetta dello Sport.

Le polemiche, però, non mancano: da più parti è stato richiesto il ritiro di questo emendamento. In particolare, le opposizioni si sono schierate in modo piuttosto duro contro il provvedimento, e anche nella maggioranza secondo le ultime indiscrezioni sarebbero presenti diversi contrari. La situazione, insomma, è destinata a continuare a far discutere, e i cittadini sperano ovviamente di non essere costretti a far fronte all’ennesimo rincaro.

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