Una rivoluzione che molti aspettavano sta per investire le autostrade italiane, promettendo di ridisegnare il panorama della mobilità.
L’Italia si prepara a una svolta epocale nel campo della mobilità autostradale. Mentre il paese si risveglia dal torpore estivo, nei corridoi della politica si sta delineando una trasformazione che potrebbe cambiare radicalmente il volto delle nostre autostrade. Il nuovo Codice della Strada, attualmente in discussione in Parlamento, porta con sé una serie di novità che promettono di scuotere dalle fondamenta le abitudini di viaggio degli italiani.
Tra le pieghe di questo documento si nasconde una proposta che è solo apparentemente minore ma potrebbe generare onde di cambiamento in tutto il settore dei trasporti: si tratta di una misura che molti italiani hanno atteso a lungo, mentre altri temevano. Un lungo, interminabile, braccio di ferro che ha visto finalmente la sua conclusione.
Autostrade, la rivoluzione delle due ruote
Il centro di questa riforma è rappresentato dalla possibilità per moto e scooter 125cc di viaggiare sulle autostrade italiane. Tuttavia, come ogni cambiamento di rilievo, anche questo viene accompagnato da una serie di condizioni e restrizioni. Non tutti potranno beneficiare di questa nuova libertà: solo i maggiorenni in possesso di patente A, B o superiore, o coloro che hanno conseguito la patente A1 o A2 da almeno due anni, avranno il via libera per avventurarsi sulle corsie autostradali con i loro mezzi leggeri.
Questa apertura non è solo un allineamento dell’Italia agli standard europei, dove tale pratica è già consentita, ma rappresenta anche un’opportunità significativa per l’industria delle due ruote. Il presidente di Confindustria ANCMA, Paolo Magri, ha accolto con entusiasmo questa prospettiva, sottolineando come possa rappresentare un volano per produttori, industria e utenti della strada.
Il nuovo Codice della Strada non si limita a questa singola innovazione. Il documento abbraccia una serie di modifiche volte a migliorare la sicurezza e la disciplina sulle strade italiane. Tra queste, spicca l’impegno per la messa in sicurezza dei guardrail attraverso l’installazione di una terza fascia protettiva, un intervento che potrebbe rivelarsi cruciale nella riduzione della gravità degli incidenti.
Inoltre, il codice prevede un inasprimento delle sanzioni per comportamenti pericolosi alla guida. Le multe per eccesso di velocità subiranno un aumento considerevole, passando da 173 a 694 euro per chi supera i limiti di oltre 10 km/h ma non più di 40 km/h. Allo stesso modo, la guida distratta verrà punita con maggiore severità, con sanzioni che potranno raggiungere i 1.000 euro, arrivando fino a 1.400 euro in caso di recidiva.