Si registra un cambiamento importante sulle autostrade italiane, ancora una volta a farne le spese saranno gli automobilisti.
L’estate è certamente il periodo in cui il traffico sulle autostrade aumenta, complice la partenza di tanti italiani per le vacanze. Chi sceglie di restare nel nostro Paese, infatti, nella maggior parte dei casi utilizza la macchina, ben sapendo come possa essere il mezzo più pratico per spostarsi senza limitazioni una volta arrivati sul posto.
Quest’anno, però, la situazione che si prospetta sembra essere meno positiva rispetto agli ultimi anni, non solo a causa dell’aumento del Telepass attivo dal 1° luglio (sono comunque disponibili operatori alternative. E’ bene quindi che chi sta per mettersi in viaggio, a cui si somma chi lo fa quotidianamente per motivi di lavoro, ne sia informato.
Autostrade italiane: uno scenario poco favorevole
Alcuni trovano addirittura rilassante poter viaggiare in autostrada, soprattutto perché si ha la possibilità di percorrere una strada in rettilineo e di premere in maniera più libera sul pedale dell’acceleratore, a meno che non ci sia traffico. Il 2024 rischia però di essere ricordato come un anno amaro per i viaggiatori più assidui per un motivo che potrebbe fare piacere a pochi e che va al di là delle motivazioni note, ovvero costi per il carburante e per il telepedaggio.
Fermarsi nelle aree di servizio degli autogrill, come farà chi sarà alle prese con un percorso piuttosto lungo, comporterà un vero e proprio salasso. Chi semplicemente si accontenterà di un panino per colmare un piccolo buco allo stomaco potrebbe infatti dover pagare in media 7 euro, rispetto ai 4,20 euro di un bar normale, il che equivale a un aumento di circa il 70%. A metterlo in evidenza è un’indagine di Altroconsumo, sempre impegnata a dare riscontri precisi su quanto accade nel nostro territorio, che ha preso in esame 22 aree di servizio tra Milano, Napoli, Roma e Venezia.
Non andrà molto meglio per chi preferirà fare colazione, situazione che potrebbe essere ideale per chi si sposterà durante la notte. In questo caso un cappuccino avrà un costo medio di 1,84 euro (+12% rispetto al bar), mentre una brioche arriva a 1,72 euro (+26%). Non va molto meglio per chi dovesse optare per un caffè liscio, dove si registra un prezzo medio di 1,35 euro, il 14% in più rispetto ai bar cittadini.
Le alte temperature potrebbero spingere a comprare un gelato, utile a volte anche come sostituto di un pasto, con un costo i circa 3 euro l’uno. Quelli a stecco ricoperti di cioccolato, in modo particolare, sono disponibili 38,72 euro al chilo, mentre un cono arriva a 38,31 euro al chilo.
Non tutti, a dire la verità, amano gli autogrill, non solo per l’importo che potranno notare sullo scontrino. C’è chi preferisce mangiare qualcosa di maggiore qualità, ma vorrebbe ovviamente evitare importi alle stelle. Ci sono ad esempio diversi locali fuori dal casello nelle autostrade italiane. Il costo sarà ovviamente maggiore, ma si avrà la garanzia di consumare qualcosa di buono senza avere l’idea di essere tartassati.