Ayrton Senna era un mito e prima di morire voleva compiere un gesto davvero pazzesco.
Ci sono dei piloti che sono destinati a rimanere per sempre nell’immaginario collettivo, diventando tra i più grandi della storia. Non ci sono davvero dubbi sul fatto che uno di quelli che ha saputo superare la concorrenza più di tutti sia stato Ayrton Senna, con il mito brasiliano che ha vinto tantissimo, ma ciò non basta a descriverne il talento.
Negli anni non si è limitato solo a portare a casa titoli mondiali con la McLaren, ma ha dato vita a imprese anche con la Lotus, scuderia con la quale per due anni diventò il poleman della stagione. Non ci si deve dimenticare nemmeno di ciò che stava per compiere a Montecarlo nel 1984 con la Toleman, quando sfiorò il successo.
Un campione che avrebbe meritato dunque molto di più dei tre titoli che ha conquistato e anche lui sapeva che sarebbe stata questione di tempo il fatto di vincere nuovi campionati. Senna aveva stretto dei rapporti molto stretti anche con coloro che gestivano delle scuderie non proprio note per la loro abilità nel vincere gare, ma il brasiliano voleva diventare un giorno un pilota della Minardi.
Minardi conferma:” Dopo cinque titoli, Senna avrebbe corso con noi”
Una delle scuderie che negli anni ha meritato il ruolo di “vettura simpatia” tra gli italiani è di certo stata la Minardi. Un’azienda che ha saputo dare vita a delle monoposto che non potevano lottare per vincere il Mondiale, ma che allo stesso tempo ha saputo compiere delle grandi imprese grazie alla tenacia e al duro lavoro.

Minardi ebbe poi modo di stringere dei rapporti molto stretti con tanti grandi campioni e tra questi vi era anche Ayrton Senna. Il brasiliano inoltre era molto amico di Roland Ratzenberger, con l’austriaco che morì nelle qualifiche di Imola, proprio poche ore prima della dipartita del brasiliano.
Senna omaggiò l’amico correndo quell’ultima gara con un casco che raffigurava la bandiera austriaca, ma intanto Minardi racconta un episodio entrato nel mito. “Senna disse davanti a me e a suo padre che, dopo aver vinto cinque titoli mondiali, sarebbe venuto in Minardi”. Sarebbe stato davvero pazzesco poter ammirare un mito come Ayrton correre per la Minardi, ma non ci sono dubbi sul fatto che avrebbe mantenuto quella promessa e avrebbe dato modo ancora una volta di ammirare il suo immenso talento, ma un destino avverso lo portò via.