Clienti e operai in ansia. E’ ufficiale la batosta per il colosso delle auto. Cosa sta succedendo.
Il 2024 verrà sicuramente ricordato come uno dei più complessi per l’industria automobilistica. Le spinta della Commissione Europea per la conversione all’elettrico e la scelta di molti costruttori di concentrare la maggior parte delle risorse su questo genere di veicoli, ha finito per rivelarsi controproducente. Lo scetticismo diffuso circa la bontà della tecnologia a batteria e un prezzo al cliente ancora elevato, hanno fatto sì che molti pezzi rimanessero invenduti mettendo in crisi le diverse Case.
Salvo qualche rarissimo caso, più o meno tutti i produttori occidentali sono stati toccati da queste difficoltà, compreso un colosso che sembrava inarrestabile. Il report annuale relativo agli ultimi dodici mesi non gli ha dato scampo sancendo una situazione delicata che, prima di tutto e di tutti, gli operai e i dipendenti dei vari stabilimenti, sperano possa migliorare nel breve periodo, in modo da scongiurare il rischio di trovarsi senza lavoro, licenziati, o messi in cassa integrazione.
Malgrado per diverso tempo abbia dominato nel campo degli EV, Tesla si è trovata all’improvviso a doversi difendere dagli attacchi dei cinesi che, oggi, hanno certamente il coltello dalla parte del manico per via delle materie prime di cui dispongono in quantità e che permettono loro di rilasciare automobili elettriche con una certa frequenza e ad un prezzo contenuto.
Dati alla mano l’azienda di Elon Musk ha immatricolato 1.808.581 vetture, ovvero l’1,07% in meno rispetto al 2023, mentre i ricavi si sono fermati a 77,07 miliardi di dollari con un calo del 6%. Come noto, l’imprenditore nato a Pretoria ha inserito la sua compagnia in più settori come quello energetico e per questa ragione non è naufragato, anzi nel suo globale il nome Tesla si è rafforzato dell’1%.
Di certo l’appoggio alla campagna elettorale di Donald Trump ha dato una mano sul finale per limitare le perdite e adesso, per il 2025, le prospettive sono di progressiva crescita resa possibile anche da un cambio strategia. Nel corso del primo semestre verranno rilasciati diversi modelli a costo contenuto, tra cui un SUV, mentre molto atteso è altresì il debutto del robotaxi Cybercar previsto nella città del quartier generale Austin. Già solo l’annuncio ha portato gli azionisti a garantire al produttore un +3% in Borsa.
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