Bella, comoda ed economica: il clone cinese della Harley fa jackpot in Italia, che sorpresa

Una nuova custom sta conquistando il mercato italiano delle due ruote, unendo stile Harley e convenienza orientale.

Chi l’avrebbe mai detto, solo qualche anno fa, che le moto cinesi avrebbero fatto breccia così profondamente nel cuore degli appassionati italiani? Eppure, è proprio quello che è accaduto. Primacuriosità piuttosto goffe, ma dal prezzo attraente, le due ruote cinesi hanno pian saputo guadagnare dignità e “value perception”. Fino al punto di insidiare il trono di leggende come Harley.

Oggi mondo delle custom sta vivendo una piccola rivoluzione, con l’arrivo di modelli che promettono l’ebbrezza della guida “alla americana” senza svuotare il portafoglio. Tra questi, c’è una new entry che sta facendo parlare di sé: una cruiser che sembra uscita da Milwaukee, ma con un prezzo che fa strabuzzare gli occhi. È la dimostrazione che il mercato delle due ruote è continua a muoversi, e che a volte le sorprese arrivano da dove meno te l’aspetti.

Una sorpresa dal lontano Oriente

La Benda Chinchilla 500 è la moto del momento nel panorama delle custom di media cilindrata. Prodotta in Cina e portata in Italia da Keeway Group, sta conquistando una fetta di mercato sempre più ampia. E non è difficile capire perché.

Clone Harley
Benda Chinchilla 500 (Keeway) derapateallaguida.it

Il cuore di questa moto è un bicilindrico a V da 475,6 cc che strizza l’occhio alle grandi custom americane. Con 48 CV a 8.500 giri, è perfetta anche per chi ha la patente A2. La coppia di 42 Nm a 7.600 giri assicura quella spinta ai bassi che ci si aspetta da una cruiser che si rispetti.

La sella a soli 70 cm da terra la rende un gioco da ragazzi da manovrare, anche per chi non è un gigante. E quelle gomme belle larghe? 150/80-16 davanti e 180/65-16 dietro. Proporzioni classiche che fanno battere il cuore agli amanti delle custom.

Esteticamente, la Chinchilla 500 non passa inosservata. Ha quel look da bobber che fa tanto “cattiva ragazza”, ma con un tocco di modernità dato dalla strumentazione digitale. Peccato solo che quest’ultima sia un po’ difficile da leggere quando il sole picchia.

In sella, ci si sente subito a casa. Il motore ha un leggero on-off ai bassi, ma dai 2.000 giri in su è tutta un’altra storia. La posizione di guida è quella classica da cruiser: comoda, con le pedane leggermente avanzate. Perfetta per macinare chilometri senza sentirsi come se si fosse stati in palestra.

Gli ammortizzatori posteriori sono un po’ rigidi sulle buche più cattive, ma la forcella fa un ottimo lavoro. In curva, nonostante i suoi 212 kg, la moto si lascia guidare con sorprendente agilità. Per quanto riguarda la sicurezza, i freni e l’ABS fanno il loro dovere egregiamente. Non si può chiedere di più.

Ma il vero colpo di scena è il prezzo: 5.990 euro.  Potrebbe davvero essere l’inizio di una nuova era per le custom.

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