Problema non da poco per la BMW, che è costretta ad un nuovo maxi richiamo di vetture. Il guaio è più serio del previsto.
Le auto di oggi sono solite presentare problemi di ogni tipo, sino a costringere i costruttori a dei frequenti richiami. Questa volta è toccato alla BMW, che ha a che fare con un brutto grattacapo, che causerà parecchie noie ai proprietari dei veicoli. La casa di Monaco di Baviera ha ottenuto un notevole successo in questa prima parte di 2024, vendendo più auto elettriche in Europa rispetto alla Tesla, ma subito dopo la bella notizia, ecco che è arrivata la mazzata.
Quello dei richiami è un tema che è ormai all’ordine del giorno, basti pensare che negli USA, colossi come Ford e Chrysler sono già stati costretti alla bellezza di 40 richiami nel corso del 2024, guadagnandosi la maglia nera d’oltreoceano. La BMW dovrà ora mettersi a lavoro per risolvere un problema legato ai freni, un aspetto sul quale c’è ben poco da scherzare. Andiamo a scoprire cosa è accaduto e quali sono le possibili soluzioni.
BMW, ecco il motivo del nuovo richiamo
Una campagna di richiamo è appena iniziata, e riguarda un gran numero di auto che fanno parte del gruppo BMW, prodotte tra il mese di gennaio del 2022 e quello di luglio del 2024. Il tutto è legato ad un potenziale guasto dell’impianto frenante, che riguarda modelli termici, ibridi ed anche totalmente elettrici. Il “colpevole” di questo problema è l’Integrated Brake System, che integra l’ABS ed il controllo di stabilità, occupandosi anche di amplificare quella che è la pressione sul pedale del freno.
Si tratta di un sistema elettro-idraulico, che unisce diversi elementi tra di loro, i quali erano separati sino a qualche anno fa. Sulla carta, dovrebbe integrarsi al meglio con i sistemi di sicurezza introdotti di recente, come la frenata automatica di emergenza. Purtroppo, una partita difettosa è finita su una lunga serie di auto, centinaia di migliaia da quanto emerge, e non si tratta solamente di BMW, ma anche di vetture che fanno parte del gruppo.
Dunque, oltre a SUV come la X7 e la XM, o la sportiva M5, ne risultano colpite anche la Rolls-Royce Spectre o alcune Mini, con quasi 280.000 veicoli che dovranno essere richiamati. Non tutti, ovviamente, saranno afflitti dal problema, ma è chiaro che ci sarà bisogno di un controllo approfondito per far rientrare l’allarme. E per i clienti è una seccatura non da poco.