BMW, dramma da un miliardo di euro: i clienti rischiano fino a 2 anni

Problemi per BMW, l’azienda è alle prese con un danno da un miliardo di euro. Due anni di rischi per i clienti. 

BMW è uno dei marchi più blasonati sul mercato internazionale, le sue auto sono note per la loro qualità e alta affidabilità. Eppure, nonostante le aziende dedichino sempre più attenzione alla sicurezza e le auto siano sottoposti a rigidi test e controlli, nemmeno un colosso come l’azienda bavarese è esente da malfunzionamenti e difetti di fabbrica. Una situazione in cui l’azienda si trova a dover agire prontamente per tutelare la sicurezza dei clienti. I richiami di lotti difettosi sono all’ordine del giorno, a volte dipendenti direttamente dalla casa automobilistica altre volte invece dalle componenti prodotte dai fornitori.

Proprio quest’ultimo è il caso della BMW, che si trova a far fronte ad un danno non da poco. Nel mirino sono finiti alcuni noti modelli della casa tedesca per un serio problema. A far discutere però questa volta sarebbero anche le tempistiche della procedura.

BMW, guai per l’azienda sul maxi richiamo

Agli inizi del 2002, clienti e concessionari hanno segnalato alla BMW un problema al sistema frenante di alcuni modelli. Un danno enorme, che solo di riparazione costerà qualcosa come un miliardo di euro all’azienda tedesca. Di recente però sarebbe riscoppiata la questione. Solo di recente, dopo ben due anni dalla rilevazione del difetto, BMW infatti si sarebbe resa conto dell’effettiva entità del problema e di quanti siano i modelli coinvolti. Sarebbero infatti ben un milione e mezzo i veicoli coinvolti nel richiamo.

bmw richiamo sistema frenante
BMW, guai per il maxi richiamo (AnsaFoto) – derapate.allaguida.it

Il problema, si legge su Automotive News, sarebbe stato individuato in una componente fornita dall’azienda Continental e coinvolgerebbe il sistema frenante brake-by-wire con impulsi elettronici. E’ stato rilevato un malfunzionamento nel sistema che dovrebbe permettere di azionare i freni con meno sforzo.

Nei modelli in cui è stato individuato il problema si è reso necessario una pressione importante per azionare i freni, esponendo a potenziali rischi i guidatori dotati di minore forza fisica. Il problema sarebbe da rilevare nello stabilimento di Continental in Ungheria, dove è prodotta la componente: polvere e residui avrebbero intralciato il sistema provocando il guasto. Un bel grattacapo per BMW, che può comunque tirare un sospiro di sollievo e archiviare la questione senza danni ben più seri: nessun incidente è infatti stato rilevato a causa del guasto, e l’azienda non è stata sanzionata per le tempistiche di rilevazione dell’entità del problema.

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